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DOMANDE DEI VISITATORI
*** ...nel
sito vi è scritto che un'apertura notevole comporta
Semplificando molto le cose, e usando parole povere, si può dire che per "apertura" ,si intende la quantità di panorama che "entra" nella macchina quando si inquadra. Un certo obiettivo può inquadrare una vasta porzione di panorama (grand'angolo) e un altro obiettivo può inquadrare solo una porzione più piccola (teleobiettivo). E' evidente che questa porzione di panorama ristretto (a parità di risoluzione del sensore) viene resa in modo più accurato di quanto avviene se si inquadra una porzione più vasta. Ad esempio, immaginiamo di avere a disposizione una macchina fotografica con 1 milione di pixel. Immaginiamo di inquadrare un panorama con una persona al centro che fa ciao. 1-Se inquadriamo tutto il panorama, il volto della persona che saluta avrà a disposizione il 2% o il 5% della superficie inquadrata, e quindi per rendere i dettagli (l'espressione, il colore degli occhi...) si ha a disposizione solo i 2% o il 5% dei pixel. In altre parole, si renderà quello che si può... 2-Se invece si zoomma sul volto, e questo passa ad occupare il 10 o il 20% dell'inquadratura, ecco che si avranno a disposizione più pixel per rendere ciascun dettaglio del volto. Allo stesso modo, una macchina "55 mm equivalente" non renderà il volto al centro con la stessa risoluzione che (a parità di distanza e inquadratura) offrirà una macchina da 45 mm. Non resta che spiegare brevemente cosa si intende per "mm equivalente". La
porzione di panorama visto dall'obiettivo è proporzionale alla distanza
tra l'obiettivo e l'immagine. Quindi, una macchina con una distanza tra
obiettivo e pellicola di 40 mm comprende più panorama di una macchina
con un obiettivo che dista dalla pellicola 80 mm.
Gli
appassionati di fotografia tradizionale si sono abituati a considerare
la capacità di inquadrare una grande porzione di panorama o meno
(chiamando questo apertura o meno) in base a questa distanza in mm.
Le varie macchine fotografiche digitali hanno anch'esse una certa distanza
tra sensore e obiettivo, ma è un dato che agli appassionati di fotografia
tradizionale non dice molto: essi sono infatti abituati a considerare l'apertura
in distanza rispetto ad un fotogramma di 24 x 36 mm.
Ne consegue che le distanze focali in uno nelle macchine digitali sono molto più piccole (a parità di effetto) rispetto alle solite istantanee a pellicola o alle reflex di buona qualità che impiegano pellicole standard 24 x 36. Si potrebbe a questo punto immaginare che gli appassionati di fotografia tradizionale si dovrebbero abituare a parlare di altre misure. In realtà (per lo meno in questo periodo di transizione) si preferisce far riferimento anche ad un valore "equivalente". Ossia si fa riferimento all'effetto che si avrebbe se si usasse (a posto di questa macchina digitale) una macchina con la pellicola a 35mm. Quali
sono i motivi di quello he (agli occhi di chi inizia) pare una complicazione
ulteriore? Egli può chiedersi: perchè sono io (principiante)
che devo complicarmi la vita, quando sono gli esperti a potersi permettere
una piccola complicazione in più?
nota=
per semplificare le cose qui parlo del soggetto come
** Se lei è contento non posso che invidiare questa sua soddisfazione: convinto come sono che lo zoom digitale sia una specie di bufala. Infatti si limita a spalmare i soli pixel della parte centrale della scena su tutta l'immagine in uscita, con una conseguente caduta di dettagli. In altre parole, elimina i pixel alla periferia. L'operazione (se necessaria) può essere effettuata in sede di elaborazione, utilizzando qualunque programma di gestione delle immagini (Photoshop, Paint Shop Pro, Picture Publisher...) e quindi è del tutto inutile averla a portata di mano quando si scatta. A
dire la verità, se le cose fossero in questi termini lo zoom digitale
potrebbe essere considerato semplicemente inutile. In realtà è
dannoso, perché illude gli acquirenti che la macchine disponga di
uno zoom. Che senso ha che questo paghi in sensore definito se nonne usa
una parte? Quindi, un duplice problema:
*** Ho senito dire che usare e strausare la RAM a poco a poco la logora. Mi sembra una cosa un po' strana, ma forse non lo è tanto se le cancellazioni sono migliaia... No, non è vero. Lei pensi che per tutto il tempo in cui viene tenuto attivo il computer la RAM provvede a gestire una serie di processi. E pensi che vi sono server che stanno accesi 24 ore al giorno per tutti i giorni dell'anno... e che vengono disattivati solo percheè divengono obsoleti o sorpassati tecnologicamente, non perchè la RAM divenga meno efficiente. E' veroc he si tratta di RAM diverse, ma appartengono alla stessa famiglia. Quindi, può cancellare e reincidere la RAM con fotografie cwento, mille, un milione di volte senza problemi. *** Negli articoli ho letto che vi sono dei buoni programmi gratuiti per l'elaborazione dell'immagine. Me ne consiglia uno? Ce ne sono tanti, e proprio per questo è difficile sceglierne uno solo. Ma ci provo: photofiltre, piccolo, leggero, efficiente. Lo puo' scaricare da www.photofiltre.com/
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