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la Nikon 5700 (a destra) confrontata con
la Dimage 7 Minolta |
NIKON
Coolpix 5700
Per ottenere delle foto di dimensioni standard non occorre una macchina da oltre millecinquecento euro. Ma allora, che significato ha un apparecchio come questo? Ciò che si ottiene va al di là dei puri parametri tecnici è davvero molto: usare questa macchina è un’ esperienza unica, che si stacca di molto dall’esperienza che si ha quando si maneggia una macchina comune. E i risultati sono eccellenti. Questa
Dimage si presenta molto bene. A dire la verità è molto grossa.
Ma il suo volume e il suo ingombro sono dovuti principalmente all’adozione
di un obiettivo di prima grandezza. E questo obiettivo non solo ci fa perdonare
la sua profondità di oltre dieci centimetri, ma ci rivela subito
che siamo davanti ad una macchina di qualità da “primi della classe”.
Il display a colori è montato su uno sportello apribile, incernierato
in modo da poter essere angolato sia sul piano orizzontale che verticale.
L’accensione e lo spegnimento sono comandati da una leva a sinistra,
e per ottenere il primo scatto basta inquadrare e premere il pulsante di
scatto. Le immagini che escono da una macchina col sensore da 5 Megapixel
sono molto grandi (2560x1920 pixel) e naturalmente per la generalità
dei casi basta una risoluzione molto più bassa; diciamo che per
le normali foto di 10 x 15 cm potrebbe bastare 1-2M pixel. Gestire un Megapixel
al posto di cinque vuol dire impegnare meno RAM, non occupare l’hard disc
con files ingombranti, e soprattutto acquistare una macchina che oggi come
oggi costa sei volte meno di questa. E allora –si chiederanno in molti-
val la pena di spendere circa 1600 euro (oltre tre milioni di lire) per
una macchina con una risoluzione che magari non userò mai? E’ una
domanda che ci si pone prima di prendere in mano questa Nikon. Quando si
è provato ad usarla, a guardare il risultato che ne è scaturito,
a confrontare le sue immagini con quelle ottenute da altre macchine più
economiche, ogni dubbio viene riposto nel cassetto. Dopo aver provato varie
macchine economiche, ci è bastato affacciarci alla finestra e scattare
la foto di un geranio, così come veniva veniva, ed ecco che siamo
restati colpiti dalla qualità del colore, dalla naturalezza dei
dettagli, dal fatto che uno zoom così potente conferisce un’atmosfera
così caratteristica delle macchine di classe elevata. In conclusione,
per le solite foto con il panorama sullo sfondo che si fanno quando si
passa il week-end in riviera, basta molto meno. Per l’appassionato che
vuole andare alla ricerca di sensazioni visive da catturare, che va a caccia
di immagini delicate o difficili, che vuol cogliere le sfumature della
natura o l’espressione intima di una persona, lavorare con una macchina
di questo livello significa tutta un’altra cosa.
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Giornata nuvolosa, scatto con lo zoom a distanza di un paio di metri. Foto non ritoccata, inquadratura intera e ridotta al 25% (per vederla al 25% occorre scaricarla e vederla a tutto schermo, su questa paginai è stata ulteriormente ridimensionata). Sotto, l'inquadratura con la stessa luce di un fico a distanza di 25-30 metri. Zoom al massimo.
E qui sotto invece niente ridimensionamento
ma solo cropping. Zoom al minimo,full auto, situazione molto difficile
(forte contrasto, fronde che si muovono al vento... Ecco un ezempio di
particolare (rapporto 1:1).
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