la Nikon 5700 (a destra) confrontata con 
la Dimage 7 Minolta

 

NIKON Coolpix 5700
Prezzo rilevato: 1.589 Euro

Per ottenere delle foto di dimensioni standard non occorre una macchina da oltre millecinquecento euro. Ma allora, che significato ha un apparecchio come questo? Ciò che si ottiene va al di là dei puri parametri  tecnici è davvero molto: usare questa macchina è un’ esperienza unica, che si stacca di molto dall’esperienza che si ha quando si maneggia una macchina comune. E i risultati sono eccellenti. 

Questa Dimage si presenta molto bene. A dire la verità è molto grossa. Ma il suo volume e il suo ingombro sono dovuti principalmente all’adozione di un obiettivo di prima grandezza. E questo obiettivo non solo ci fa perdonare la sua profondità di oltre dieci centimetri, ma ci rivela subito che siamo davanti ad una macchina di qualità da “primi della classe”. Il display a colori è montato su uno sportello apribile, incernierato in modo da poter essere angolato sia sul piano orizzontale che verticale. L’accensione e lo spegnimento  sono comandati da una leva a sinistra, e per ottenere il primo scatto basta inquadrare e premere il pulsante di scatto. Le immagini che escono da una macchina col sensore da 5 Megapixel sono molto grandi (2560x1920 pixel) e naturalmente per la generalità dei casi basta una risoluzione molto più bassa; diciamo che per le normali foto di 10 x 15 cm potrebbe bastare 1-2M pixel. Gestire un Megapixel al posto di cinque vuol dire impegnare meno RAM, non occupare l’hard disc con files ingombranti, e soprattutto acquistare una macchina che oggi come oggi costa sei volte meno di questa. E allora –si chiederanno in molti- val la pena di spendere circa 1600 euro (oltre tre milioni di lire) per una macchina con una risoluzione che magari non userò mai? E’ una domanda che ci si pone prima di prendere in mano questa Nikon. Quando si è provato ad usarla, a guardare il risultato che ne è scaturito, a confrontare le sue immagini con quelle ottenute da altre macchine più economiche, ogni dubbio viene riposto nel cassetto. Dopo aver provato varie macchine economiche, ci è bastato affacciarci alla finestra e scattare la foto di un geranio, così come veniva veniva, ed ecco che siamo restati colpiti dalla qualità del colore, dalla naturalezza dei dettagli, dal fatto che uno zoom così potente conferisce un’atmosfera così caratteristica delle macchine di classe elevata. In conclusione, per le solite foto con il panorama sullo sfondo che si fanno quando si passa il week-end in riviera, basta molto meno. Per l’appassionato che vuole andare alla ricerca di sensazioni visive da catturare, che va a caccia di immagini delicate o difficili, che vuol cogliere le sfumature della natura o l’espressione intima di una persona, lavorare con una macchina di questo livello significa tutta un’altra cosa. 
La solidità della costruzione, la varietà di regolazioni  e la precisione dei comandi ne fanno dunque un oggetto del tutto diverso dalle solite macchina da un Mega pixel o due, e certamente coloro che possono permetterselo si accorgeranno di aver investito i propri soldi in un oggetto che li vale tutti.
L’obiettivo –si diceva- è uno dei punti di forza di questa realizzazione, e probabilmente uno dei segreti per la qualità del risultato. Si tratta di un Nikkor 8x 9-72 mm, formato da  14 lenti in 10 gruppi. Le lenti sono in vetro ottico, con il trattamento Nikon Super Integrated Coating (SIC)
I vari parametri dell’esposizione (esposizione, messa a fuoco, taratura dei colori) sono naturalmente molto flessibili e personalizzabili, come si richiede in una macchina di questa classe. In particolare, l’autofocus ha un sistema di rilevazione effettuato attraverso le lenti che inquadrano il soggetto (TTL) a contrasto di fase (5 passi di regolazione); può riguardare una vasta zona ( “Multi AF” su 5 aree) o può essere concentrato a “spot”. Vi sono tre “modi” per la messa a fuoco: AF continuo, AF singolo, manuale. L’esposizione può essere regolato a seconda delle singole situazioni: considerando una vasta area ( Matrix a 256 settori) calcolando una media ponderata, oppure a spot. Quindi, vi è la possibilità di bilanciare la luminosità in base alle aree che si vogliono privilegiare, e in base alle situazioni (persone su fondo chiaro o scuro…) Così come l’autofocus, anche l’esposizione è TTL, ovvero valuta la luce che attraversa effettivamente le lenti. 
L’alimentazione è fornita da una batteria ricaricabile agli ioni di litio molto piccola ma dotata di una potenza considerevole: ben 680mA. E questo vuol dire tanta autonomia in più e tanti grattacapi in meno. Naturalmente viene fornito il relativo caricabatterie. Le dimensioni della Coolpix sono di 108 x 76 x 102 mm (LxAxP), e il peso sfiora il mezzo chilo (480 grammi). In dotazione (oltre al solito software per il collegamento al computer, al libretto di istruzioni completo su CD) vi è un buon sofware di Adobe per la gestione delle immagini e il fotoritocco, e che rappresenta una delle  variazioni sul tema del classico Photoshop.
Considerando la memoria richiesta da una 5 Mpixel, Nikon ha pensato bene di fornire in dotazione una compact flash da 32M. E con questi valori (anche se non c’è da scialare) per lo meno si comincia a ragionare. 

 


 
 
PRO E CONTRO
 

pro:
- prestazioni
-qualità globale dei risultati
-qualità e solidità della costruzione
-batteria molto potente
-in dotazione la compact flash da 32 M

contro:
- il prezzo (pur giustificato dalla qualità 
della macchina e soprattutto dell’obiettivo)
la rende irraggiungibile per molti utenti. 
 


 

Giornata nuvolosa, scatto con lo zoom a distanza di un paio di metri. Foto non ritoccata, inquadratura intera  e ridotta al 25% (per vederla al 25% occorre scaricarla e vederla a tutto schermo, su questa paginai è stata ulteriormente ridimensionata). Sotto, l'inquadratura con la stessa luce di un fico a distanza di 25-30 metri. Zoom al massimo.

E qui sotto invece niente ridimensionamento ma solo cropping. Zoom al minimo,full auto,  situazione molto difficile (forte contrasto, fronde che si muovono al vento... Ecco un ezempio di particolare (rapporto 1:1).
Si tratta di un particolare piccolissimo, la foto da 5M pixel occupa una superficie molto ampia.

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bak