Fujii
finepix f 601 z
Prezzo
rilevato: circa 600 euro
Una
macchina piccola e leggera, con un design originale e una qualità
generale del tutto ragionevole. E’ una delle macchine più “tascabili”
oggi in commercio. E non è neanche la più cara della rassegna…
E’
indubbio che la forma delle macchine fotografiche digitali risente della
tradizione, ovvero delle necessità richieste da quelle a pellicola.
La pellicola è posta in due rotolini che si svolgono e riavvolgono,
e serve tra questi lo spazio per imprimere un fotogramma. Da qui la struttura
a rettangolo delle macchine. La forma è stata mantenuta anche dalla
maggior parte delle digitali, anche se non ha più ragione di essere.
Fuji ha il merito di aver provato a cambiare questa tradizione, cercando
altre forme più adeguate. L’esperimento ha portato a una forma verticalizzata,
che è un primo passo verso la ricerca di una nuova ergonomia a tascabilità.
A dire la verità, se si usa il display a cristalli liquidi, occorre
tenere la macchina più alta rispetto alle concorrenti, e questa
posizione viene studiata in ergonomia come piuttosto faticosa. Anziché
porre l’obiettivo in alto e il display in basso sarebbe stato molto meglio
invertire le due cose. Ma anche così si tratta di una soluzione
curiosa e tutto sommato ancora ragionevolmente pratica.
L’accensione
avviene con un tasto posto accanto al display, e per i vari settaggi si
richiamano i soliti menu e sottomenu, purtroppo non disponibili in italiano.
Per queste regolazioni e per azionare lo zoom si usa l’ormai classico tasto
blasculante a quattro direzioni, più la posizione centrale di conferma.
E’ piuttosto piccolo e quindi non sempre di facile azionamento.
Tra
le varie funzioni da segnalare la possibilità di sovrapporre all’immagine
inquadrata un reticolo di 4 linee che aiutano a far cadere le immagini
in modo adeguato, secondo la regola dei terzi. Vi è anche la possibilità
di regolare il tipo di messa a fuoco.
Il
tasto di scatto è nel solito posto, in alto a destra. Al centro
della ghiera che regola i vari modi (ripresa, scatto, scatto manuale…)
Con sorpresa abbiamo notato che la selezone scatto/preview nel display
a colori è affidata ad un tasto apposito, posto vicino al display.
Il flash è nascosto dietro uno sportellino che si apre sulla parte
superiore, e ha un apposito tasto per l’apertura. Quando l’obiettivo è
a riposo, viene coperto da un cerchio di metallo. Quando si seleziona la
modalità scatto, questo entra nel corpo della macchina e l’obiettivo
viene trasportato all’esterno. Si tratta di un buon 8.3-24.9, con il solito
3X di zoom ottico. La memoria scelta da Fuji è di tipo smart media,
e ne viene forita una da 16M. La macchina è corredata di batteria
ricaricabile (a ioni di litio e con potenza di 1035 mAh) e relativo caricabatteria.
La
qualità dell’immagine ci è parsa particolarmente buona e
curata sia nella qualità dei dettagli che nel bilanciamento del
colore.
La
forma e l’elevata compattezza di questa macchina ne fa un buon compagno
per qualunque circostanza. Abbiamo provato a portarcela dietro per alcuni
giorni, e ci siamo resi conto che sta facilmente in una tasca o appesa
la collo, senza creare troppo fastidio. Fuji ha aperto la strada verso
una nuova forma e struttura delle macchine digitali, che può portare
ad una migliore ergonomia rispetto a quanto si è visto fino ad oggi.
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PRO E CONTRO
I punti
di forza di questa macchina sono:
1-
la compattezza e la forma che gli consente di stare addirittura nel taschino
di una camicia.
2-
La qualità dell’immagine
3-
La possibilità di essere alimentata anche con la corrente di rete
(cc 5V con + centrale)
4-
La presenza di batteria e caricabatterie in dotazione
I punti
meno riusciti sono quelli relativi ad alcuni aspetti ergonomici, che ci
sono sembrati un po’ a metà del guado. Ma che non influiscono pesantemente
sull’uso della macchina.
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