L'informatica gode fama di un mondo contenente tecnologie di punta, che ne fanno un settore avanzato e dalle prestazioni strabilianti. Chi si accosta a questo mondo però resta sempre quasi perplesso davanti ai suoi limiti e al suo funzionamento precario.

Basti pensare all'aura di provvisorietà che spira sui vari programmi: vi si incontra un sistema operativo come Windows XP che a sette anni (dico sette anni) dalla sua nascita ha visto il suo successore successore (Vista) ma continua ancora ad essere aggionato con toppe che servono a tapparne le falle o a ricevere segnalazioni di problemi a fronte di blocchi o malfunzionamenti.
Vi sono anche programmi che vedono un aggiornamento che si accavvalla col successivo: ricordo ad uno SMAU (tenutosi in ottobre) in cui un manager di Corel illustrava una nuova release, avvertendo però che prima di Natale (di lì a circa due mesi) ne sarebbe uscita una ulteriore.

In questo mondo non si contano dunque malfunzionamenti e approssimazioni, dovute anche alla prolificità con cui le aziende buttano fuori software a getto continuo, prima di analizzare o stabilizzare il precedente. La stessa identica cosa avviene per l''hardware. Difficile incontrare un portatile uguale ad un altro, ne troverete cento variazioni per ogni modello, al punto che vi è difficilissimo sapere anche solo che componenti usa: in altre parole vi è difficile capire che modem o che scheda video state per comprare o che avete comprato.

Altro campo problematico è quello delle stampanti, offerte in un nugolo di variazioni sul tema che a volte danno dei problemi significativi, proprio perchè non sono abbastanza diverse. Riportiamo qui a lato un caso emblematico, dovuto al fatto che infinite variazioni (magari irrilevanti) oltre che confondere l'utente confondono il sistema operativo e il software che la stessa casa produce.

Non ditemi che questo andazzo è sintomo di serietà e oggetto della stessa cura con cui le case di Software e di Hardware si premurano di raccogliere i soldi dei malcapitati utenti.

 

Qui di seguito un esempio (uno tra i tanti) che ci sono stati segnalati. Riportiamo questo perchè ci è stato segnalato proprio mentre la HP stava facendo una campagna pubblicitaria all'insegna di "a noi piacciono le cose che funzionano".
Cosa volete che vi dica, signori del'HP? Anche a noi piacerebbero tanto le cose funzionano....


Proviamo a collegare la stampante HP 3325 a Windows Xp. Installiamo il software fornito in dotazione, e tutto sembra OK

Ma appena facciamo ripartire il computer, questo "trova" del nuovo hardware: la stampante3420. Non so dove va a pescare questa 3420, perchè abbiamo collegato una 3325, ma non si sa mai.

Di lì a poco esce automaticamente la finestra per l'installazione della nuova stampante.

Se andate avanti vi combina qualche guaio (sovrapposizione di software?) per cui la vostra stampante non funzionerà più. Se invece premete su ANNULLA, tutto procede per il meglio, ma al prossimo avvio vi troverete ancora a dover annullare l'installazione. Ad ogni riavvio insomma messaggio "trovato nuovo hardware", annullare l'installazione, appare il messaggio "errore nell'installazione", e così fin che avrete vita da vivere.

La cosa comica è che sul sito HP vi era un sistema di rilevamento automatico delle stampanti. Bastava lasciar fare al software e lui... trovava collegata non una stampante (come è fisicamente quella collegata) ma altre due stampanti ancora, che non erano nè la 3325 che abbiamo collegato noi nè la 3420 rilevata dal software!

Se provate a scaricare manualmente il software (e chiedete quello per la 3325) vi trovate in una pagina con il software sia per la "serie" 3320 che per la 3325. La 3325 è la "serie" della 3320? Non si sa.
Vi trovate anche davanti ad un dilemma curioso: a parità di stampante c'è un driver "per ufficio" e uno per "casa". Si è portati ad immaginare che quello per ufficio abbia qualcosa in più.... ma non si sa bene: quello per casa è il doppio (18M) di quello per ufficio (9M). Boh.

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