SPENDERE ENERGIE

Oltre che limitare l'introduzione di calorie, è del tutto importante anche instaurare una opportuna strategia di spesa. Le tecniche di allenamento accennate qui di seguito parranno cose da professionisti, e in qualche modo lo sono. Ma le nozioni che stanno alla loro base possono essere utilizzate per mille attività quotidiane: per dosare una camminata, una corsa al mattino, gli esercizi che si fanno in camera o lo sport che si fa qualche volta alla settimana (ad esempio, per strutturare il proprio comportamento in piscina). Da quanto esposto nel capitolo precedente si è visto che le principali fonti per la costruzione dei muscoli sono le proteine, e che la principale fonte per l'energia che serve al lavoro dei muscoli è rappresentata da due tipi di cibi: i glucidi (zuccheri e farinacei) e i grassi. Ciascuno di questi due gruppi di alimenti sono trasformati in energia in modo diverso. Se si fa un'attività moderata (ad esempio, si cammina per alcune centinaia di metri) il corpo ha tutto il tempo per "smontare" le riserve con maggiore energia (i grassi) e trasformarle nell'energia sufficiente alla camminata. Immaginiamo invece che serva una corsa velocissima, per raggiungere o sfuggire ad un malintenzionato. E' una corsa fatta con tutta la velocità e lo sforzo di cui siamo capaci. In questo caso il corpo non ha il tempo di mettere in cantiere l'elaborazione dei grassi, ma ricorre a delle sostanze che sono più vicine all'energia, che costituiscono una riserva meno efficiente a che sono più vicine alle sostanze che liberano energia. In questo secondo caso, il corpo ricorre agli zuccheri. 
Da questa osservazione esce una conclusione importante: quando si effettua un esercizio regolare e continuo, senza mettere in campo tutta l'energia di cui siamo capaci, il corpo consuma grassi. Quando invece l'energia viene richiesta al massimo e con uno sforzo improvviso ed intenso, vengono bruciati degli zuccheri. 
Il primo tipo di trasformazione viene spesso chiamata anche
"respirazione aerobia", il secondo tipo "anaerobica" . Gli esercizi o la ginnastica "aerobica", si prefiggono di far compiere al nostro corpo degli esercizi leggeri, che non impegnano a fondo tutte le capacità muscolari. In questo caso si consumano grassi, e si dimagrisce. Succede spesso che molte persone pensano di fare degli esercizi molto intensi, per consumare molte energie. facendo così sfruttano invece la "respirazione anerobica", e consumano zuccheri al posto dei grassi, che rimangono tali e quali. La mancanza di zuccheri porta inevitabilmente ad una sensazione di fame, essi mangiano di più e tutto resta come prima. 

Quindi, quando volete perdere peso, non pretendente di compiere esercizi che vi impegnino i muscoli al 100% per un'ora. 
Invece gli sforzi molto intensi portano ad un aumento della massa muscolare, e quindi ad un potenziamento del vostro corpo. Noi termineremo qui questo discorso, perché oltrepassare queste informazioni vorrebbe dire che passiamo ad una preparazione specialistica nell'ambito dell'atletica Ma questo discorso serve, e lo dovete tenere ben presente, perché può darvi gli strumenti di base per comprendere che vi sono differenti esercizi servono a fini diversi, e modificarli vuol dire spesso snaturare il loro scopo. Ad esempio, se un allenatore ben preparato vi dice di effettuare un movimento per dieci volte intervallandolo con una pausa di dieci secondi, significa che questi dieci secondi di riposo servono ad impedire che il vostro corpo passi alla respirazione anaerobia, e quindi consumi zuccheri al posto che grassi. Se voi riducete la pausa che vi è stata prescritta o la saltate, ecco che lo scopo dell'esercizio viene snaturato. Da queste osservazioni escono almeno due conclusioni: 
1-la scelta dell'allenatore dev'essere fatta con oculatezza, perché gli esercizi giusti possono essere dati solo da persone preparate, che (oltre a una esperienza impagabile) hanno anche una preparazione teorica adeguata. 
2-Gli esercizi (siano essi degli esercizi specifici in palestra o delle semplici camminate) devono essere atti con regolarità e con costanza, senza aggiungere o togliere sforzi a casaccio. Infine, proviamo ad illustrare due differenti scelte che possono essere fatte da due persone diverse.

persona A. 
scopo: vuole restare 
magra e nello stesso 
tempo aumentare la 
propria efficienza 
fisica.
 

scelta: esercizi aerobici, in cui si consumano grassi programma: si reca tre volte alla settimana in piscina, percorre molte volte la vasca con uno stile molto riposante (es. rana) senza sforzarsi troppo. Al primo cenno di fatica pesante si riposa, in modo da non sentirsi mai molto affaticato. 
I primi giorni di esercizio sentirà comunque un po' di fatica, perché deve abituarsi agli esercizi, ma dopo una dozzina di volte che si reca in piscina le vasche verranno percorse senza troppo sforzo, e senza impegnare tutte le energie di cui è capace. Se la persona sa nuotare correttamente (ovvero, non deve fare sforzi supplementari per compensare una sua incapacità o alcuni movimenti sbagliati) alla fine questa persona sarà in grado di compiere una cinquantina di vasche senza sforzarsi troppo, e con gli intervalli opportuni.
Persona B 
scopo: è una persona gracile 
che vuole 
incrementare la 
propria
forza fisica. 

scelta: preferirà darsi agli esercizi di tipo anaerobio programma: si reca come nel caso precedente tre volte alla settimana in piscina, ma le somiglianza finiscono qui. Per i primi giorni di esercizio si limiterà a percorrere diverse vasche a velocitò sostenuta, fin quando si sentirà allenato e pronto ad un esercizio più pesante. Il suo programma di allenamento dopo il periodo di ambientamento consiste nel percorrere una o due vasche ( a seconda delle dimensioni della piscina) a velocità piena, sfruttando il massimo delle energie. Quindi, appoggerà i piedi sul fondo della vasca ed attenderà che le pulsazioni del proprio cuore (che possono essere misurate al polso) scendano sotto un certo valore, e quindi sia in grado di riprendere con un'altra vasca a piena forza. 
Non farà quindi una vasca dietro l'altra con continuità, ma alternerà le vasche fatte a tutta forza con periodi di riposo assoluto, fin che le pulsazioni del cuore scendono (ad esempio) al di sotto dei 100/110 battiti al minuto. E' evidente che i casi A e B sono dei casi teorici, ciascun può alternare entrambe le esigenze, e allenarsi sia in aerobica che in anaerobica. Quindi, alternare degli esercizi tipici del caso A con esercizi del caso B. L'importante è che questi esercizi vengono compiuti come tali, e non diventino delle cose intermedie che non sono nè quelli A nè quelli B. Per questo Ricordiamo ancora una volta che per una preparazione atletica ottimale occorre ricorrere alla professionalità di una allenatore preparato ed esperto. Spero di avervi fatto comprendere il perché. Ricordate che ....


1-un esercizio lento, continuo e che non impegna a fondo i vostri muscoli contribuisce a "bruciare" i grassi, e quindi a mantenere il corpo agile ed efficiente. Anche se introducete le stesse calorie, il corpo "impara" a bruciarne di più, e quindi questo è il classico esercizio per chi vuole mantenersi in forma oppure teme di trovarsi in condizioni di sovrappeso. 

2-un esercizio che impegna a fondo tutte le vostre energie, ed è intervallato da periodi di riposo che vi consentono di recuperare le energie per l'esercizio successivo L'intervallo può essere considerato anche più importante dell'esercizio, perché quel periodo di riposo vi consente di recuperare le energie per effettuare un altro esercizio. Senza un periodo adeguato di riposo e un esercizio sufficientemente breve voi vi trovate (come si usa dire) "senza fiato" e quindi in condizioni di non poter proseguire nell'allenamento perché siete esausti già dopo pochi minuti. Quindi, la brevità dell'esercizio (che non deve durare abbastanza da mettervi fuori gioco) e il periodo di riposo (che vi permette di ricostituire le scorte energetiche per ricominciare) vi permettono di andare avanti per ore a compiere una quantità di allenamento che altrimenti vi stroncherebbe subito...
Sull'esercizio e l'allenamento fisico vi è un approfondimento 
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