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il chitosano
 

Venuto recentemente di moda, il chitosano è una sostanza conosciuta da molto tempo, essendo stata scoperta intorno alla metà dell'800. Si tratta di un polisaccaride, ovvero una molecola costituita da dei gruppi che hanno a che vedere con il glucosio (più precisamente, con la glucosammina) e che formano una catena. Così come avviene ad esempio con la cellulosa, o -in forma di catene corte- con le farine e gli zuccheri composti (vedi la parte relativa a questi concetti). 

Questa sostanza è usata da tempo per impieghi che non hanno molto a che vedere con la dieta: ad esempio, per la purificazione dell'acqua.
Essa ha infatti la particolarità di "sequestrare", quasi di "assorbire" alcuni elementi come l'olio, alcuni metalli pesanti, eccetera. Il chitosano è stato impiegato proprio per "eliminare" la diffusione di olii sulla superficie delle acque inquinate.

Questa sua caratteristica di "assorbire grassi" è stata recentemente provata anche per uso dietetico. Si è detto: se il chitosano assorbe i grassi, li "circonda" e non li rende digeribili, ecco che può far diminuire la presenza dei grassi nell'intestino, e quindi diminuire l'apporto di calorie. In effetti i grassi "sequestrati" dal chitosano non sono più disponibili per l'assorbimento, e quindi sono eliminati con le feci.
Naturalmente è impensabile pretendere di legare al chitosano tutti i grassi presenti nell'intestino. Il chitosano (ingerito) può "sequestrare" una parte più o meno rilevante di grassi.

La sperimentazione pratica ha confermato questa possibilità, e -per giunta- ha messo in rilievo anche un'altra azione positiva: il chitosano tende a sequestrare anche i sali biliari, e il fegato ricorre (per riformarli) all'utilizzo del colesterolo LDL, ovvero al colesterolo "cattivo", che va abbassato a favore del colesterolo HDL, che è invece quello "buono", che tende a "tener pulite" le arterie.

Per contro, l'aterazione dell'assorbimento dei grassi può portare a alterazioni del transito intestinale (es diarrea). Il chitosano è fornito di solito in forma di polvere, e la fibra si"gonfia" assorbendo acqua. E' quindi importante prenderlo assieme ad abbondante liquido.

In conclusione, che dire del chitosano?
Anche qui (come nel caso dell'Orlistat citato tra i farmaci) occorre dire che gran parte dei "peccati di gola" che molti obesi compiono non riguardano i grassi, ma i carboidrati (pasta, dolciumi...) contro cui il chitosano può far ben poco...
E' chiaro che l'insidia è sempre la stessa: quella di affidarsi al chitosano (o a qualunque altra cosa) dimenticando che nessuna delle sostanze scoperte fino ad oggi permette di dimagrire senza rischi evitando la dieta.
La dieta (e l'allenamento sportivo) sono insomma una strada obbligata. Vi sono diversi espedienti per "aiutare" a percorrere questa strada. Ma non vi è alcun espediente per evitare di percorrerla!
 

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