per gli sportivi e gli atleti.
IL QUOZIENTE RESPIRATORIO Si è detto più volte che la "respirazione" (ovvero il processo metabolico che consente di cedere energia al lavoro del corpo) in presenza di ossigeno è di tipo "aerobio", e nell'atleta aumenta in pratica in modo corrispondente all' aumento dello sforzo muscolare. Quindi, aumentando lo sforzo aumenta in proporzione anche il consumo di energie. Questo tipo di respirazione non è in grado di aumentare più di tanto se lo sforzo aumenta oltre misura, e richede un grande sviluppo di energia. Ad un certo punto dello sforzo questo tipo di "respirazione" (descritta
ampiamente nelle pagine dedicate alla biochimica) viene affiancata da un'altra,
che è chiamata "lattacida" perchè produce acido
lattico. Essa è molto meno efficiente delal prima, e per giunta
l'acido lattico tende ad acidificare il sangue, e va rimosso. All'aumento del lavoro muscolare corrisponde un aumento della ventilazione polmonare: l'atleta tende a una repirazione più "affannosa", a respirare più intensamente per fare arrivare più ossigeno ai polmoni e a "portar via" più anidride carbonica. In un'altra pagina si spiega come a livello dei muscoli l'ossigeno si combina con il carbonio e forma anidride carbonica. Questa anidride carbonica dai tessuti muscolari passa nel sangue e da qui ai polmoni e da questi nell'aria espirata (=buttata fuori). L'aria che viene inspirata (=mandata dentro) è più ricca di ossigeno, questo passa nei polmoni a contatto con il sangue, qui un composto (l'emoglobina) lo "aggancia" e lo trasporta ai tessuti. A livello dei tessuti l'ossigeno viene "sganciato" dall'emoglobina, e quindi i tessuti possono usarlo eer combinarlo con il carbonio e generare anidride carbonica. E il ciclo riprende trasportando col sangue l'anidride carbonica a livello dei polmoni, dove passa nell'aria espirata e l'aria inspirata passa nel sangue nuovo ossigeno. In estrema sintesi, si ha consumo di ossigeno e emissione di anidride carbonica. Il rapporto tra l'anidride carbonica (indice di consumo di ossigeno) e di ossigeno (che va ai tessuti) è detto quoziente respiratorio, ed è dunque espresso dalla formula: ...........CO2 dove QR è il quoziente respiratorio, O2 è l'ossigeno (una molecola di ossigeno è costituita da due atomi di ossigeno) e CO2 è l'anidride carbonica (composta da due atomi di ossigeno che si sono combinati con uno di carbonio).
nota tecnica Il meccanismo della riserva alcalina merita e del potere tampone
un po' di approfondimento, o meglio merita un'esposizione in modo un po'
più corretta per chi vuole approfondirlo. PCO2 Notate che il bicarbonato (HCO3) è formato da una molecola
di anidride carbonica CO2 più una di acqua H2O meno uno ione H+
che ha una funzione acida. il pH è il logaritmo inverso della concentrazione di ioni H (ioni di idrogeno). Quindi, un PH molto basso (es. 1, 2.... ) indica una forte presenza di ioni H, e quindi una forte acidità. Se il pH sale, si hanno soluzioni meno acide ( e quindi con meno ioni H) , fin che si arriva a pH7, dove si ha una soluzione neutra. Salendo ancora si ha una soluzione alcalina ( o "basica", che è lo stesso) che sale in alcalinità fino a pH 14. Cosa significa tutto questo?
In conclusione, la liberazione di
un acido (acido lattico od altro) non provoca subito l'acidificazione del
sangue e dei tessuti, perchè interviene prima un sistema "tampone",
che sfrutta |