Quasi la metà degli uomini che incontrate ogni giorno per la strada morirà per problemi legati al sistema cardiocircolatorio. Insomma, una vera e propria strage di proporzioni inconcepibili.
A rischio sono le persone con pressione alta, che hanno valori di colesterolo LDL alto, hanno poco HDL, che fumano, sono diabetici, sono di sesso maschile, in sovrappeso o addirittura obesi, ed hanno o hanno avuto dei parenti malati di questa malattia)
Chi si trova inq ueste condizioni (indipendentemente dall'età!) deve ricorrere ad un buon medico, e impostare un regime di prevenzione e di controllo di come va avanti questa malattia.

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UNA VERA E PROPRIA STRAGE
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ALTRE PATOLOGIE CORRELATE

l'infarto

l'ictus

l'angina

gli ictus transitori (questa pagina)

i problemi alle gambe (questa pagina)

l'aterosclerosi

 

il cuore possiede quattro cavità, due a destra e due a sinistra, comunicanti tra di loro con due valvole (rappresentate sopra come frecce gialla e blu dentro il cuore).

Il sangue ossigenato (rosso) proveniente dai polmoni passa attraverso una vavola (freccia gialla) e finisce nel ventricolo sinistro (più sotto), da dove viene pompato in tutto il corpo, rappresentato dall'omino.

Dagli organi (=dall'omino) torna indietro verso il cuore attraverso le vene (in blu), andando nell'atrio destro. Il sangue ora è povero di ossigeno perchè l'ha ceduto agli organi dell'omino.

Dall'atrio destro passa (attraverso un'altra valvola, rappresentata come una freccia blu) al ventricolo destro.

Da qui viene pompato verso i polmoni. Qui il sangue si ossigena di nuovo e (in rosso) torna all'atrio sinistro, e il ciclo riprende da capo.

Come si vede è una doppia circolazione:
1-cuore-polmoni e
2-cuore-organi.

polmoni
arterie
vene
Cosa può capitare alle persone che hanno una malattia aterosclerotica e alcuni fattori di rischio di cui parliamo in modo ripetuto (vedi qui sopra) Abbiamo parlato in apposite pagine dell’infarto, dell’ictus, dell’angina. Ora vediamo altre due patologie: gli ictus transitori (che purtroppo sono una specie di anticamera a quello definitivo) e ai problemi agi arti (braccia e sopratutto gambe).
Anche qui, come per le patologie viste sopra, la causa principale di questi problemi è l'aterosclerosi.


L’ICTUS TRANSITORIO

. Si è parlato dell'ictus cerebrale come di un accidente molto diffuso è che è una delle prime cause di morte in Italia. Consiste nell’occlusione di un’arteria che porta sangue al cervello, e di conseguenza dell’asfissia di una parte dle cervello a causa della mancanza di sangue, che vi porta ossigeno e nutrimento. Era il caos dell’ictus definitivo, che comporta un danno irreversibile al cervello, danno che spesso si manifesta con un problema a livello dei movimenti di una metà del corpo.
Se l’occlusione non dura abbastanza a lungo, il cervello di nuovo irrorato di sangue può invece riprendere le sua funzioni. Questo è il tipico caso di “ictus transitorio”. Si può ringraziare il cielo per lo scampato pericolo, ma non c’è da rallegrarsi molto: di solito quando vi è un ictus transitorio non si è lontani dalla situazione in cui (prima o poi) capita un ictus di quelli seri, ovvero irreversibili. Che portano a morte o (dopo alcuni mesi di rieducazione) a una invalidità più o meno grave, ma anche gravissima.

L'ictus transitorio -si diceva- consente alle funzionid el cervello di tornare alla normalità. Ma occorre rivolgersi ad un buon medico per la verifica di cosa è successo, e per impostare una terapia o delel misure importanti di prevenzione verso il (probabile!) ictus definitivo.

 

LA CATTIVA CIRCOLAZIONE NEGLI ARTI

Come la riduzione del flusso/chiusura delle arterie del cuore danno l’angina o l’infarto, e come la riduzione o chiusura delle arterie a livello del cervello può dare l’ictus, allo stesso modo la riduzione del flusso di sangue nelle arterie degli arti (braccia e gambe) può dare dei problemi di irroramento dei muscoli.

E' piuttosto rara la sofferenza delle braccia; più comune quella alle gambe.
Una persona con problemi di circolazione alle arterie delle gambe, durante la camminata, può sentire un dolore più o meno forte e compiere dei percorsi in modo intermittente. Evidentemente sotto sforzo (= la camminata) non c’è abbastanza sangue per i muscoli, mentre a riposo ne arriva comunque abbastanza. La gravità di questa riduzione del flusso è proporzionale alla distanza che il malato può compiere senza doversi fermare.

L’ostruzione acuta, totale, si presenta in forma di dolore, con l’arto freddo, senza che a livello della gamba e del piede si sentano i battiti del cuore (=il “polso”).
Più spesso vi è una occlusione cronica, progessiva, che può andare avanti fino all’occulsione totale.
Nel caso della occlusione cronica, durante la camminata, a livello del polpaccio (o del piede) si hanno dolore, crampi o un semplice senso di fatica non proporzionata allo sforzo fatto. Questi sintomi passano di solito entro pochi minuti di riposo.
Andando avanti, la malattia permette di percorrere distanze sempre inferiori, fino a quando il dolore può sorgere anche solo stando in piedi o anche quando si cerca di dormire: il paziente trova sollievo stando seduto sul letto.

Le complicazioni sono gravi: si possono creare delle piaghe, e si può arrivare alla gangrena, una delle malattie che potrebbe portare anche alla amputazione della gamba. Nel caso insorga questa malattia, oltre a prendere le precauzioni di cui si è parlato, occorre rivolgersi ad un buon medico per la valutazione del caso (con esami vari compresa una ecografia) e per impostare una cura e un programma di riabilitazione, che consenta per lo meno di formare una circolazione alternativa rispetto a quella fornita dall'arteria insufficiente. Naturalmente in certi casi si può ricorrere ad un intervento chirurgico...

A rischio sono

1
le persone con pressione alta,

2 che hanno valori di colesterolo LDL alto

3 che hanno poco HDL

4 che fumano

5
che sono diabetici

6
di sesso maschile

7 che sono in sovrappeso o addirittura obesi,

8
che hanno (o hanno avuto) dei parenti malati di questa malattia.

Questi elementi comportano un livello di rischio sommabile: ad esempio, è molto più a rischio se si ha la pressione alta e anche parenti malati di cuore. Se si scopre di essere soggetti a rischio ricorrere ad un medico e:

1- fare ogni tanto un esame di laboratorio (trigliceridi e clesteroli)

2- monitorare le arterie con una ecografia (ecocolordoppler a collo e polpacci)

3- prendere le precauzioni necessarie per una alimentazione varia ed equilibrata

4- se necessario scendere di peso

5- importante: fare attività fisica. Questa attività dev'essere leggera ma prolungata, sopratutto quotidiana: inutile una sfacchinata o due alla settimana in palestra o in piscina...