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E' stato detto che il cono dev'essere libero di oscillare in avanti e indietro, per poter generare le compressioni dell'aria che costituiscono il suono. 
Ma d'altra parte il cono dell'altoparlante dev'essere anche ancorato al cestello, altrimenti cadrebbe per terra. A parte gli scherzi, la "sospensione" del cono nella sua posizione è uno dei punti più critici del'altoparlante, perchè questa dev'essere smorzata in modo adeguato. 
E' già stato detto in una pagina precedente che il cono dev'essere smorzato, perchè altrimenti produrrebbe delle onde spurie. 
Proviamo a  riprendere in considerazione la figura come quella qui accanto. Se si immette una certa onda, e si lascia cadere istantaneamente il segnale (il lato destro dell'onda quadra) ecco che il cono dovrebbe arrestarsi subito. Se invece la sospensione è molto elastica, il cono messo in moto dal segnale continua ad oscillare per un po', perchè funziona come una massa messa in moto e poi lasciata libera di oscillare (per la sospensione troppo leggera) esattamente come fa una pendola: alla forte escursione dovuta al segnae fa seguito un'escursione contraria più debole, poi ancora una nello stesso senso del segnale ancora più deole, fin che il movimento assorbe tutta l'energia e finalmente il cono si ferma. Ma se notate bene, queste oscillazioni producono a loro volta del suono, perchè questo è dato proprio dalle oscillazioni del con dell'altoparlante. 
Sono tuttavi oscillazioni inidesiderate, in quanto corrispondono ad un suono che non era presente nel disco o nel programma musicale: sono frequenza aggiunte dall'altoparlante, che "distorce" in questo modo il programma originario. E queste frequenza spurie interagiscono con quelle successive, ovvero con i segnali voluti che fanno seguito al primo. 
D'altro canto il movimento dell'altoparlante dev'essere anche fluido e facile, altrimenti il cono non si muoverebbe e non produrrebbe il suono. Il cono deve avere insomma una grande cedevolezza
Ed eccoci al punto: combinare la cedevolezza con lo smorzamento non è una cosa facilissima. 
Naturalmente il problema è oltremodo critico per gli altoparlanti grandi, che in pratica sono quelli destinati ai bassi, e che devono avere delle forti escursioni del cono. 
Il primotipo di sospensione che si usa è di tipo meccanico: si usano insomma delle pieghe del cono di cartone che consentono al cono di muoversi, ma lo trattengono anche con una certa forza. Per migliorare lo smorzamento e irrobustire queste pieghe spesso si pone sopra la sospensione una vernice o una specie di strato plastico, che proprio per la sua elasticità tende a riportare velocemente il cono nella posizione iniziale.  A furia di tentativi e di miglioramenti, si ottengono con questa tecnologia dei risultati sorprendenti. 
Ma la sospensione che oggi dà i migliori risultati è la sospensione pneumatica. Si dirà più avanti che per altri motivi è opportuno porre l'altoparlante dentro una cassa. Se questa cassa acustica  fosse molto piccola, l'aria che vi è dentro parteciperebbe a "trattenere" l'altoparlante al suo posto. 
Immaginiamo la scena: il cono dell'altoparlante si muove (ad esempio, va in avanti...). L'aria all'interno della cassa si rarefà. La rarefazione tende a compensarsi, e l'aria "attira" la superficie del cono verso la cassa, smorzandolo molto bene. Seconda fase: il cono va indietro. L'aria dentro va in pressione,e questa pressione tende a riportarsi nella norma: l'aria compressa "spinge" sul retro del cono che tende a portarsi in avanti e a smorzarsi attorno al livello di pressione standard. 
Questa sospensione suggerisce di mettere attornoal cono una stricia di plastica (addirittuta di spugna) molto flessibile e leggera. Quello che trattiene il cono è anche l'aria all'interno e non solo la sospensione al cestello. 
La sospensione pneumatica ha grandi vantaggi e un qualche svantaggio. Il primo vantaggio non sta neppure nella qualità e materiale della sospensione, ma investe un aspetto un po' particolare, che occorre descrivere partendo da un altro aspetto ancora. Andiamo a vedere di cosa si tratta. 

Occorre notare che il cono deve essere molto rigido. Deve insomma muoversi tutto assieme. La forza che gli viene applicata dalla bobina grava infatti sull'anello centrale del cono. Se il cono non fosse ben rigido, si deformerebbe: andrebbe avanti la parte centrale (spinta dalla bobina), e rimarrebbe indietro nel tempo la parte periferica, quella dove è fissato al bordo esterno. 
Vi sono insomam due punti critici, uno che muove (la bibina) e uno che si oppone (o resiste) che è il bordo. 
Se si verifica il caso della sospensione pnaumatica, ecco che l'aria spinge il cono (se va indietro) o lo aspira (se va avanti) su tutta la sua superficie posteriore, senza tendere a deformarlo come invece fa la sospensione meccanica! 
Questo rende la sospensione pneumatica una tecnologia veramente interessante e che offre delle prestazioni davvero eccellenti. Per giunta, la possibilità di montare un altoparlante dentro una cassa di piccole dimensioni (in modo che posa aria "smorzi molto" offre un vantaggio enorme: la possibilità di costruire casse dalle dimensioni molto ridotte in volume. E questo è un vantaggio di importanza enorme! 

Se la cosa viene detta così, parrebbe che si possano costruire casse piccolissime, con dentro poca aria. E allora sarebbe una gioia per tutti, ma sopratutto per chi ha una casa piccola ed è infastidito dal gran volume delle casse Hi-Fi.  E invece le cose non sono così semplici. 
Innanzitutto, la cassa ha le sue leggi e le sue volumetrie, dovute al fatto che l'altoparlante dev'essere (come si diceva) smorzato, ma deve pur avere anche la libertà di muoversi, di compiere le sue escursioni. Una cassa con poco volume interno significa una cassa che (almeno in teoria) ha difficoltà a permettere all'altoparlante queste grandi escursioni, e quindi gli impedisce di riprodurre i bassi in modo potente ed adeguato. 
Ma diq ueste cose si parlerà nella prossima pagina... 
 

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FIG.1
 
Se si applica un segnale  
e poi lo si interrompe subito,  
la massa dell'altoparlante  
continua ad oscillare per un  
po' di tempo.  
Naturalmente questo  
accade anche durante  
l'esecuzione dei brani  
musicali, equeste oscillazioni 
non volute (e non presenti  
nel programma musicale)  
interferiscono con le altre  
frequenze che va a  
riprodurre il cono. 

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FIG.2
 
Se si applica un segnale alla bobina
(rossa), questa imprime il suo 
movimento solo al centro del cono
(freccia verso destra).  
Ne consegue che il cono
ha un punto preciso di spinta 
(il bordo interno) 
e un punto preciso in cui il movimento 
viene contrastato (il bordo esterno, 
con le frecce rosse verso sinistra). 
Il cono tende a deformarsi come 
segnato in azzurro chiaro. 

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FIG.3
 
Se invece la sospensione è morbidissima 
(vedi il bordo destro del cono in rosso)  
e l'altoparlante è inserito in un diffusore : 
1-di piccole dimensioni 
2-a tenuta d'aria 
ecco che il cono viene "trattenuto" nei suoi 
movimenti dall'aria contenuta nella cassa che
(se pressata o decompressa dal cono) 
tende a riportare il suo volume al livello 
originario. Notate l'effetto curioso: il cono 
viene trattenuto o spinto non più in un punto 
preciso (come avveniva quando era sospeso 
all'anello tradizionale) ma su tutta la faccia 
posteriore. E' l'aria infatti che lo trattiene 
nella posizione di riposo, e questa 
agisce su tutta la superficie esposta!
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