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L'
introduzione alla ricezione da satellite 
 
 

oggetto più caratteristico e più noto del mondo della ricezione da satellite è certamente la parabola. Qui a destra ne vedete un esemplare. Essa ha il compito di "raccogliere" sulla sua superficie l'emissione del satellite, di rifletterla e di concentrarla su un punto davanti a sè (il "fuoco") dove viene posta l'antenna vera e propria (il blocco LNB) opportunamente distanziata da un braccio. Quindi, il segnale viene riflesso e concentrato sull'oggetto illustrato sotto (è il modello TW5848 della Telewire). Questo blocco cattura il segnale, lo amplifica e lo trasforma in una frequenza  più adatta ad essere trasportata dal cavo di discesa. 
Il cavo di discesa è un cavo speciale, a bassa dispersione. Quello che avete per il vecchio impianto d'antenna via terra non va bene. Alla fine del cavo, vi è un sintonizzatore, come quello illustrato più in basso, che è della Philips. Il ricevitore ha lo scopo di sintonizzare e trasformare il segnale in modo da renderlo adatto all'ingresso del solito TV. Si può usare il connettore d'antenna, ma è meglio usare un ingresso AV (la solita famigerata SCART). Vi sono dei sintonizzatori molto  raffinati, che sono dotati di telecomando, e di varie funzioni speciali. Alcuni (sintonizzando un programma) inviano all'antenna uno speciale segnale che mette in moto automaticamente il motore, in modo da posizionare l'antenna verso il satellite corrispondente. Spesso i buoni sintonizzatori hanno al loro interno anche un decodificatore per le card. Inserendo un'apposita carta (formato carta di credito, che occorre comprare da chi trasmette i programmi)  i sintonizzatori decriptano i canali decodificati, quelli a pagamento. Coi sintonizzatori senza questa funzione (se si vogliono vedere i programmi criptati) serve adottare un decodificatore esterno. I vari sintonizzatori permettono di settare le varie caratteristiche dell'emissione da satellite: permettono di sintonizzare il canale, di selezionare l'audio più appropriato (molti canali ad esempio offrono più lingue) di scegliere la polarizzazione con cui è trasmesso il programma, eccetera 
 

---la parabola   

Una domanda che viene spesso posta è: "quanto dev'essere grande una parabola?". Il diametro di una parabola dipende dall'area geografica in cui la si installa. L'impianto non risente della  zona in cui siamo (non vi è alcuna differenza se siamo in pianura o in montagna, vicino al mare o sulle vette del Cervino). Ma la forza del segnale varia a seconda  di come il satellite irraggia il suo segnale verso la Terra. Il satellite viaggia infatti alla stessa velocità con cui la Terra gira, e ai nostri occhi (girando quello con noi) sembra che occupi sempre la stessa porzione di cielo. Se il satellite "punta" il suo raggio verso il Nord Europa, l'Italia  riceve un segnale ai margini della zona utile, e quindi più debole. Se invece un satellite "puntasse" verso l'Africa, avvantaggerebbe in Europa le regioni meridionali . I satelliti attuali ( e si suppone anche quelli futuri) puntano al centro dell'Europa, e quindi privilegiano la Germania e gran parte della Francia.  Le regioni italiane più settentrionali sono in qualche modo comprese nella fascia di maggior privilegio, ma si passa presto in aree geografiche  dove la forza del segnale non è al massimo delle sue possibilità. Nelle zone d'Italia  meglio servite (Alpi, prealpi e una piccola parte di pianura lombardo-veneta) si possono usare allora parabola piccole, con 60 cm di diametro, perchè il segnale è abbastanza forte. Nelle zone più a Sud occorre raccogliere più segnale, perchè questo è più debole. Quindi, servono parabole più grandi (80 cm) . Occorre una grande superficie per raccogliere una  quantità maggiore di segnale. Ciascun satellite (es. Astra o Eutelsat) può puntare in modo diverso, e quindi in teoria potrebbero occorrere antenne diverse per ogni satellite. Il diagramma con le varie aree servite dal satellite viene chiamato in gergo "footprint" (impronta) ed è analogo a quello illustrato in questa pagina. 
In teoria servirebbe  dunque un diagramma  come questo per ciascun satellite. Ma in pratica quasi tutti i satelliti puntano al centro Europa, e sono collocati sulla stessa orbita tropicale come i passeri su un filo, uno un po' più a Est dell'altro. Quindi è abbastanza facile prevedere un certo diametro a seconda della zona in cui ci si trova, per tutti i satelliti più comuni (Astra e Eutelsat) . 
E' importante dire che anche nei luoghi dove si riceve bene con una parabola da 60 cm di diametro, se si può disporre di una da 80 com le cose vanno meglio. Si è "assicurati" contro un periodo di brutto tempo, contro un piccolo disallineamento dovuto al vento, e si ha comunque un segnale forte e chiaro, e un po' di riserva in forza e chiarezza non guasta mai... Quindi, nel dubbio, acquistate una parabola più grande! 
Le parabole grandi sono più costose (sopratutto se sono di buona qualità) perchè devono reggere al vento e alle intemperie in modo più solido rispetto ai dischi piccoli. E un'opportuna robustezza meccanica costa.  Ma riteniamo che sia un sacrificio economico ben ripagato: meglio risparmiare sulle funzioni speciali del sintonizzatore che sulla qualità e robustezza dell'antenna. 
Oggi vi sono antenne da 80 cm di diametro dal costo molto umano. Per giunta sono una garanzia se si vuole ricorrere al dual feed (vedi sotto).

Sulle parabole, si devono dire ancora alcune  cose. Prima di tutto la cosa più curiosa: ricordate che non necessariamente vanno poste in alto, sui tetti, come avviene con quelle normali. Possono benissimo stare a terra, nel cortile, magari dietro la casa o a fianco del garage: se "vedono" la porzione di cielo interessata dal satellite, vanno bene anche al suolo! In secondo luogo, vi è la necessità di orientarla a Sud- sud-est. Quindi, per chi avesse l'appartamento esposto in altro modo, è necessario porle sul tetto. Per tuti gli altri,  l'antenan può essere posta su un terrazzo, su un balcone, perfino su una staffa fissata al muro. I vari kit portano delle istruzioni per il montaggio, e di solito è una cosa meno drammatica di quello che si può imamginare. Ricordate se mai di fissarle con grande cura innanzitutto per evitare che si muovano al primo colpo di vento, facendovi perdere il segnale. E soprautto per evitare che cadano anche durante un forte temporale, arrecando magari danni a cose o persone... L'alternativa sta nel chiedere l'installazione di un'antenna condominiale, anche se un impianto fatto bene è molto costoso. In terzo luogo, tenete conto che non vi sono solo antenne bianche. Si vedono a volte delle antenne che stanno malissimi, sopratutto nei borghi antichi. Si possono scegliere antenne colorate di scuro o comunque colorarle in modo adeguato. 

 ---analogico o digitale?  

Una buona parabola va bene sia per la ricezione dle segnale digitale che per quello analogico. Ma -una volta installata quella- eccoci al problema: scegliere un sintonizzatore digitale o quello analogico? La differenza è enorme: vi sono buoni analogici a meno di duecentomila lire, i digitali vanno un po' sopra o un po' sotto il milione. Fino a pochi mesi fa l'analogico sarebbe stato una buona alternativa: di canali ve ne erano tanti. Da qualche mese a questa parte ( a parire dalla fine del  '98) vi è uan vera emorragia di emitenti che vanno verso il digitale. E poi prima o poi si impone la scelta di uno di questi sintonizzatori più evoluti... Al giorno d'oggi direi che la scelta milgiore va sul digitale.

 -----il puntamento  

 
Una delle cose che più getta nel panico gli utenti che si accingono a montare un impianto per il satellite è la necessità di effettuare il "puntamento" in modo decente. E' stato detto che il satellite si muove alla stessa velocità delle Terra, e quindi appare (ad un osservatore con i piedi poggiati a terra) sempre nella stessa porzione di cielo: in pratica, a Sud (leggermente ad Est)  inclinato di circa 20-30 gradi in verticale.  Siccome l'emissione del satellite "guarda" sempre la stessa zona di Terra, se si cambia zona occorre anche cambiare l'inclinazione della parabola.. Se il satellite "guarda" verso Zurigo,  la direzione di una parabola a Londra dovrà essere diversa che non quando la si punta a Gibilterra o in Marocco, a Budapest o ad Atene. Ogni città ha dunque le sue coordinate, e non di rado per le città maggiori vengono fornite in una  lista assieme  con l'antenna. Se volete fare da voi, e non conoscete le coordinate della vostra città, provate a telefonare alla ditta che vi ha venduto l'impianto, o all'importatore. Nei casi disperati, chiedete ad un rivenditore. Se siete molto timidi, potreste andare per tentativi ed errori, ma ve lo sconsiglio perchè è un'operazione noiosa. E poi  qualcuno disposto a fornirvi l'informazione lo troverete comunque. 
Un aspetto particolare sta nella scelta del satellite verso cui puntare la nostra antenna. Uno, l'altro, il primo, il secondo? Scelta difficile: un giorno pare che la scelta del primo sia migliore, il giorno dopo un'emittente si sposta dall'altra parte e questo delude profondamente chi si è abituato... Beh, la risposta potrebbe essere chiara, definitiva e senza ripensamenti. La risposta potrebbe essere: "tutti e due". Cogliere i due satelliti con una sola parabola è possibile in due modi: con un rotore o (soluzione ancor più semplice) con un dual feed (vedi sotto). 
Il rotore è un motore posto sull'asta dell'antenna,c he la fa girare per andare verso un satellite. Quando si vuol prendere l'altro, si fa ruotare l'antenna verso l'altro. La soluzione del rotore è piuttosto complessa ed è improponibile per un condominio: immaginate cosa succede quando un condomino  vuol far girare l'antenna da una parte e l'altro dall'altra... 

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La parabola ha il compito di raccogliere sulla sua superficie il segnale che arriva dal satellite e concentralo in un punto davanti a sè, dove viene posta l'antenna. Maggiore è la sua superficie, maggiore sarà il segnale che sarà più forte e chiaro. Infatti, come un tetto più grande raccoglie più pioggia, così un'antenna più grande raccoglie più segnale. Un segnale maggiore corrisponde ad un'immagine più pulita e priva di disturbi. Il segnale viene captato e convertito dall'apparecchio qui sopra, e arriva via cavo al sintonizzatore (qui a lato un modello Philips). Vi sono sul mercato diversi componenti separati e molti kit completi, magari venduti in blocco. In molti casi il montaggio è facile, e anche l'utente finale può fare da sè. In caso di difficoltà, gli installatori sono lì apposta...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La linea al centro del disegno delimita la zona in cui si ha una ricezione ottimale anche con parabole da 60 cm. Tra la zona delimitata e l'altezza di Firenze qualcuno riceve decentemente alcuni satelliti ancora con questo diametro. A Sud occorrono parabole di dimensioni ( e costo) maggiori. 
 
 

---le caratteristiche 
---dei satelliti


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Ecco il motivo per cui   
l'inclinazione della parabola   
cambia da città a  città.   
Se si osserva l'immagine,   
si vede che cambiando   
latitudine si deve cambiare   
anche l'inclinazione della   
parabola: in Norvegia le   
parabole guarderanno più  
in basso sull' orizzonte,   
in Libia esse avranno   
dunque una inclinazione   
più elevata.  Allo stesso 
modo, anche l'orientamento 
sul piano orizzontale 
cambia da città a città.

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I satelliti per le telecomunicazioni   
sono geostazionari. E i satelliti   
"geo-stazionari" sono quelli che   
"stazionano" sempre sullo  
stesso punto. Ad un   
osservatore a terra   
sembrano fermi, ovvero   
"guardano" sempre alla   
stessa porzione di territorio.   
In realtà si muovono, ma  lo   
fanno esattamente alla stessa   
velocità  a cui ruota la Terra,   
ovvero si spostano assieme   
alla zona geografica sotto di loro.   
Notate che se sia il satellite che   
la Terra girano nella stessa   
direzione  e alla stessa velocità   
della freccia della figura, il satellite  
"guarda" sempre la stessa zona...
 

 
 
LE VARIANTI-
L'impianto più semplice è costituito da una 
1-parabola, da una 2-antenna (con dentro l'LBN) 
posta davanti alla parabola, da un 3-cavo di 
discesa e da un 4-sintonizzatore. 
Naturalmente questo 
va collegato all'ingresso RF
(il connettore per antenna) 
o (meglio!)  alla SCART di un buon 5-televisore. 
Il programma può essere registrato su 
6-videoregistratore partendo da un' altra 
SCART del TV. 
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IL DUAL FEED
L'impianto dual feed  serve  a captare le 
emissioni di due differenti satelliti, posti l'uno 
accanto all'altro. Si usano due LBN, posti su 
una staffa uno accanto all'altro, alla distanza adatta per 
ricevere il segnale (concentrato 
dalla parabola) ciascuno di un satellite diverso. 
Servono due cavi e due ingressi nel sintonizzatore. 
E si ricevono sia i canali astra che quelli eutelsat.
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IL ROTORE
In altri impianti si adotta un sistema più 
complesso: la parabola e l'LBN sono montati 
su un'asta che può girare (spostata da un motore) 
e orientarsi verso un satellite o l'altro. Vi sono 
sintonizzatori che (una volta sintonizzato il canale) 
chiedono di specificare anche la posizione del satellite,
in modo che ogni volta che si sintonizza q
uel programma essi inviano automaticamente al 
motore la tensione per girare e portare l'antenna 
sulla posizione adatta. Questi sistemi naturalmente 
sono piuttosto complessi 
e più costosi di un semplice 
dual-feed, ma non sempre il dual feed può 
funzionare in modo ottimale a causa
della scarsità del segnale
 
 
 
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