Videocamere e supporti

Le videocamere stanno sostituendo la classica cassetta con altri supporti innovativi.

1-Le videocamere più economiche registrano le loro immagini su schede di memoria, come fanno di solito le macchine fotografiche digitali. Queste piccole videocamere sono spesso poco più che giocattoli: se si vuole una risoluzione accettabile riescono a fornire pochi minuti di ripresa (e poi occorre sostituire la scheda o addirittura scaricare e il programma), se si vuol riprendere per un tempo ragionevole occorre scendere in qualità. Vi sono diversi modelli di base che costano nell’ordine delle decine di euro. Con questo supporto si trovano anche delle videocamere discrete (es. la Samsung Miniket VP-M110) tuttavia si comincia a salire ad un prezzo superiore a molte videocamere con cassetta (tra i 400-500 euro).
Quali sono i vantaggi? Sono piccole, leggere, facili da usare. Uno strumento ideale per brevi riprese “al volo” senza troppe pretese ma neanche senza regolazioni e ingombri impegnativi. Anche il supporto (la scheda) può essere inserita con facilità nel computer e l’immagine può essere rivista con facilità.
Non occorre alimentare delle pretese inutili: un comune televisore ha una risoluzione che è poco più di 600 x 800 pixel. E’ la risoluzione permessa dal sistema PAL. Quindi, possono essere delle videocamere accettabili se si vuole trasformare una qualche breve ripresa in un programma da rivedere sul computer o (meglio ancora) comune televisore di casa.

2-Le videocamere classiche sono quelle che registrano su una videocassetta: al giorno d’oggi, lo standard principe è il mini-DV. Sony dal canto suo spinge anche un altro standard (Digital 8) incompatibile ma non troppo dissimile dal mini-DV. I programmi ottenuti dal DV si avvicinano alla qualità definita a suo tempo dall’associazione delle televisioni europee come “professionale”.
La qualità, affidabilità e la durata dei nastri ne fa ancora una valida alternativa alle precedenti. Si possono trovare delle buone videocamere già attorno ai 300 euro, o anche meno Vi sono negozi che vendono la JVC GR-D320 a poco più di 200 euro). E vi sono anche videocamere con risoluzioni molto elevate (es. con sensori da 4M) e dal prezzo che può salire considerevolmente.
Sono videocamere che possono essere collegate con relativa facilità a qualunque computer relativamente recente, tuttavia i risultati migliori si hanno quando il PC dispone di ingressi USB ad alta velocità, meglio se FireWire (o IEEE 1394) o addirittura HDMI. Per approfondire questo standard, vedi http://www.hdmi.org/)


3-Da tempo sono presenti sul mercato anche videocamere che registrano su disco ottico (tanto per capirci, tipo DVD ma di dimensioni ridotte, 3 pollici di diametro, ovvero circa 8 cm). I prezzi sono divenuti abbordabili, ed è stato superato anche lo scoglio della possibilità di riutilizzare il supporto. Infatti –al contrario degli altri standard- il disco una volta registrato lo era per sempre.
Oggi vi sono videocamere che possono utilizzare dischi riscrivibili, con i vari sotto-standard che rendono il loro uso un po’ ingarbugliato agli occhi dei meno esperti DVD-RW, DVD+RW ). Queste macchine hanno iniziato a montare connessioni molto evolute, come nel caso delle videocamere con nastro. Una videocamere di questo tipo molto interessante è la Canon DC 21 (accetta DVD-R e DVD-RW) che può essere trovata attorno ai 600 euro.

4- Vi sono anche videocamere che registrano le immagini semplicemente su un hard disk interno. Tanto per fare un raffronto con la prima categoria che abbiamo elencato (le videocamere con scheda di memoria) una capacità tipica di questo Hard disk è di 20 G (Es. la JVC Everio GZ-MG47) o 30G, contro la capacità di punta delle schede di 4G. Ma naturalmente gran parte delle schede in commercio hanno capacità molto inferiori, e quindi potremmo dire che queste videocamere possono contenere dati con una quantità 10 volte superiore. Questi hard disc ultimamente sono divenuti molto affidabili e sicuri: vi sono dei buoni modelli che dispongono di dispositivi anti-urto molto sofisticati, e la possibilità di lasciare nel buffer una certa quantità di programma, da riversare su disco in un secondo tempo, quando questo avesse interrotto la registrazione per uno scossone o un qualunque problema.

5-Infine, vi sono delle videocamere ibride, che possono registrare su più supporti. All’inizio di gennaio del 2007 è stata ad esempio presentata la Panasonic SDR-H200, top gamma della sua categoria, che dispone di registratore DVD, scheda di memoria e di un hard disk da 30G. In qualità elevata (9 Mbps) si possono registrare oltre 6 ore di programma, in qualità ridotta (2,5 Mbps) ben 25 ore, ma anche alla qualità standard (5 Mbps, che è sempre un qualità di tutto rispetto), si ha una durata considerevole: quasi tredici ore!

A proposito di ibridi, è bene ricordare che molte videocamere con vari supporti (es. nastro) possono contenere “anche” schede di memoria, dedicate per lo più alla fotografia. In altre parole, sono videocamere che possono funzionare come macchine fotografiche. Tanto per rispondere alle (moltissime) macchine fotografiche che possono produrre anche brevi riprese….