QUANTE TESTINE? 
Due, quattro, sei, dodici? Non si sa bene quale sia il numero ideale. Certo, a chi guarda solo alla qualità d'immagine, ne servono solo due. 
E allora a che servono le altre? E perchè servono sopratutto sui portatili?
 
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olti appassionati pensano che un "quattro testine" sia migliore di un "due testine". E in genere non sbagliano. Ma un "quattro testine" di per sè non offre una qualità d'immagine migliore di un due testine. In genere, offre la possibilità di avere la registrazione/riproduzione a mezza velocità (=una cassetta da tre ore ne dura sei) e sopratutto offre un rallentatore buono. 
Se si aggiungono alle testine video due testine per l'audio Hi-Fi (che sono in tutto e per tutto assimilabili a quelle video, perché registrano sulla stessa superficie con lo stesso metodo e con le stesse tolleranze) ecco che le testine potrebbero salire a sei. C'è la possibilità di aggiungere anche la testina "flyng erase", che permette di cancellare ciascun frame con precisione, e quindi permettere dei montaggi precisi, essendovi uno stacco "tagliato" su ciascun fotogramma intero, anziché (magari) a metà immagine. E siamo a sette. 

Con i portatili, le cose sono diverse. Infatti all'interno di ciascuno dei due standard dominanti (8mm e VHS) vi è la possibilità di incontrare macchine con le dimensioni del tamburo ridotte. Le testine video sono infatti montate su un cilindro che nelle sue dimensioni originarie rappresenta un ingombro ragguardevole, in relazione alla miniaturizzazione spinta dei vari componenti: mettiamo, con un diametro di oltre sei centimetri. Attorno a questo tamburo scorre il nastro della cassetta, e i vari meccanismi di trascinamento del nastro hanno delle dimensioni notevoli a causa di questo componente. Se considerate le dimensioni delle videocamere iper-miniaturizzate che sono oggi sul mercato, vi renderete conto che un tamburo porta-testine di oltre sei centimetri di diametro è improponibile. 

Cosa si poteva fare? Per ridurre le dimensioni del tamburo e basta, si sarebbe dovuto cambiare lo standard VHS. E si sarebbe persa la compatibilità con le macchine presenti sul mercato, compatibilità che a tutt'oggi è la forza del VHS. Ecco allora un espediente, illustrato in figura 4: si mettono quattro testine al posto di due, e si montano (anziché in modo diametralmente opposto) a 270 gradi tra di loro. Si riduce in proporzione il diametro del tamburo, che passa da 62 a 41 mm, e quindi assume le dimensioni di quello dell'8mm. Ed ecco che si possono costruire videocamere VHS-C con le stesse dimensioni dell'8mm. Il motivo per cui si può ridurre il diametro del tamburo mantenendo la compatibilità con gli altri apparecchi (che hanno il tamburo normale) sta proprio nell'angolo con cui vengono montate le testine. 
Se osservate la figura 4, vedrete che la porzione di nastro compresa tra le due testine A e A sul tamburo grande è la stessa (=ha la stessa lunghezza) di quella che vi è tra le due testine A e A sul tamburo più piccolo. In altre parole, si riduce il diametro del tamburo, e con questo si sono avvicinate le testine. Per compensare la conseguente riduzione di distanza delle due testine, si riallontanano spostandole più a destra e più a sinistra lungo la faccia continua del tamburo. Per dirla in un altro modo ancora, per tenere la stessa distanza relativa tra le due testine diminuendo il diametro del tamburo, si compensa la diminuzione aumentando l'angolo a cui sono montate, in modo che (mantenendo la stessa distanza assoluta tra di loro) "vedano" delle tracce di uguali dimensioni. 
 

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IN BREVE... 

Sui vari modelli di videoregistratore -sopratutto 
portatili- si trovano con facilità dei tamburi di  
dimensioni ridotte. Questo comporta un sensibile  
risparmio di spazio, e una conseguente possibilità  
di miniaturizzazione della videocamera.  
Ma ridurre il tamburo significa aumentare il numero  
di testine video, audio e di cancellazione presenti  
sul tamburo stesso. Quindi, si possono superare le 
dodici testine. Questa moltiplicazione delle testine  
è più utile per il VHS-C che per l'8mm,  
per una serie di ragioni:  

1 - l'8mm standard ha il tamburo con inizialmente  
già le dimensioni del VHS-C quando viene ridotto.  
Quindi, la macchina C vede come un traguardo  
quello che per l'8 è una partenza, e di conseguenza  
la videocamera che contiene il VHS-C ridotto può  
avere le stesse dimensioni di una videocamera 8mm  
con tamburo standard.  

2 - se si aggiunge la mezza velocità ad un tamburo  
ridotto servono altre quattro testine. Questa mezza  
velocità è importante per il VHS-C e il Super-VHS-C  
che dispone solo di cassette relativamente brevi,  
mentre è meno utile per l'8mm che offre una durata  
molto superiore dei nastri.  

3 - anche per l'audio Hi-Fi servono delle testine  
supplementari. Anche qui l'8mm parte avvantaggiato, 
in quanto l'audio standard è già accettabile per gli i 
mpieghi generali (voci, rumori, ecc) mentre quello  
VHS-C è modesto. 

 

     
Fig.1  

Ecco come si presentano nella realtà le testine dei videoregistratori. Questa testina si affaccia sulla superficie di un tamburo metallico. Le testine non si possono vedere senza smontare il videoregistratore, mentre di solito non è difficile vedere il tamburo guardando dentro al vano cassetta. 

Fig.2  

Nei videoregistratori vi è un tamburo rotante attorno al quale si avvolge parte del nastro estratto dalla cassetta. La faccia del tamburo è obliqua rispetto al percorso delle testine e del nastro. Le testine "disegnano" dunque sulla faccia del nastro delle bande trasversali. 

Fig.3  

Le bande trasversali disegnate sul nastro dalle testine contengono ciascuna un semiquadro. Due semiquadri formano un'immagine intera. ne consegue che ad ogni giro di tamburo si disegnano o si leggono sul nastro due semiquadri (uno da parte della testina A e l'altro da parte della B) e quindi un'immagine televisiva intera. Nella figura, la traccia relativa al semiquadro A è disegnata in verde, e il semiquadro B è in rosso. Notate che sul nastro le tracce sono scritte alternativamente dalla testine A e B.(Per questo vedi anche la figura 2) 

   
Fig.4  

Misurando anche ad occhio la distanza che va percorsa dal nastro tra le testine opposte sul tamburo a sinistra vedete facilmente che non è la stessa che c'è su un tamburo più piccolo ( a destra).  

La linea curva che congiunge A con B facilita questa constatazione. Per rendere uguale la lunghezza di questo segmento, occorre aumentare l'angolo tra le testine: vedrete che la distanza tra A e B a destra (come la distanza tra la nuova coppia di testine, a e b) è invece uguale a quella che si ha a sinistra. In pratica. il segmento da percorrere tra A e B a sinistra occupa mezzo tamburo, ma ne occupa 3/4 se questo è più piccolo. 

Fig.5  

Questa figura illustra il caso del VHS. Si vede la riduzione del tamburo rotante che caratterizza il VHS-C, che passa da 62 a 41 mm di diametro, aumentando la velocità di rotazione e distanziando maggiormente le due testine , che formano rispetto all'asse del tamburo un angolo di 270 gradi anziché 180. Si deve raddoppiare il numero delle testine video, e si vede l'aggiuta delle testine a e b (quelle scritte minuascolo). Notate che il nastro nel VHS normale deve "fasciare" meno tamburo rispetto al C, perchè qui deve "coprire" almeno tre testine, essendo le coppie delle testine disposte in modo alternato (A-a-B-b) 

Fig.6  

Passiamo al caso dell'8mm. Si scende da 40 mm di diametro a 26,7mm. Anche qui si devono raddoppiare le testine, aumentare l'angolo con cui sono montate e aumentare la velocità di rotazione in modo che il nastro ottenuto qui sia del tutto compatibile con quello ottenuto sul tamburo più grande. 

 
 
niente MONITORAGGIO 

Quando un videoregistrazione (videocamera o VTR da tavolo) viene messo in "registrazione" una determinata testina incide il segnale sul nastro. Se si fa passare il nastro registrato davanti a questa stessa testina, essa è in grado di trasformare il segnale magnetico inciso sul nastro in un segnale elettrico che (trattato ed amplificato) genera l'immagine. Quindi, nel mondo della videoregistrazione, le testine che leggono sono anche quelle che incidono, e alternano il loro compito a seconda della funzione impostata sul videoregistratore. Questo discorso vale anche per le testine audio, siano esse quelle stereo Hi-Fi che quelle per la pista standard. La testina "flyng erase" naturalmente non segue questa regola, in quanto ha un compito molto specializzato. Vi sono dei registratori (ad esempio quelli audio) in cui i modelli migliori hanno una particolarità: sono "a tre testine". Una serve per la cancellazione/premagnetizzazione, la seconda per la registrazione, la terza per la lettura del nastro. Quando si registra un nastro, vi è insomma una terza testina che è in grado di leggere le piste appena incise. L'utente ha così modo di controllare "come sta uscendo" la registrazione in tempo reale. Può ad esempio verificare se il nastro presenta un certo rumore di fondo, se la qualità basta, può passare istantaneamente dall'ascolto dell'originale a quello del suono registrato , può controllare l'effetto della regolazione del volume o della regolazione del bias, e così via. Questo non è possibile nel video. Le immagini che scorrono sullo schermo televisivo durante la registrazione non sono quelle registrate, ma quelle che vanno verso il nastro. Per vedere come è uscita una videoregistrazione occorre interrompere la registrazione, riavvolgere il nastro e cambiare il compito delle testine: da registratrici a lettrici. 

Con questo espediente tuttavia si leggerebbe e registrerebbe solo un'immagine sì e una no, perché quando la testina A finisce di disegnare la propria traccia sul nastro, la testina B dev'essere pronta a iniziare la registrazione del frame successivo. Qui la posizione relativa tra le testine e il nastro non è più la stessa. Ecco allora che si montano quattro testine: la A e la B sono a 270 gradi, la a (minuscolo) è a 180 gradi rispetto alla A, la b è a 180 gradi rispetto alla B. La posizione relativa di A non è "giusta" quando la B termina la sua traccia, ma ora è giusta la posizione di a, e quest'ultima può compiere egregiamente il compito della A Quindi, vi è un'alternarsi dei semiquadri tra quattro testine anziché tra due. Anziché disegnare (come al solito) una testina per la traccia A e una per la B (come nel sistema a due testine) vi è il disegno della traccia A effettuata dalla testina A, poi della traccia B effettuata dalla testina B, poi la traccia A dell'immagine seguente viene disegnata dalla testina a (la testina A non è a posto) e così via, alternando le tracce con le testine. 

Davanti a questo espediente adottato dal cartello VHS, l'8mm non è stato con le mani in mano. Visto che il diametro del tamburo rotante dell'8mm fin dall'inizio era stato previsto su quest'ordine di grandezza (40mm) ecco che con un espediente analogo è stato deciso di formare un tamburo da 26,7 mm, e di aumentare di conseguenza ancora di più l'angolo con cui sono montate le testine: 292 gradi (Fig.6). 

La fig.7 indica come questa riduzione di dimensioni del tamburo ( e l'adozione di un numero doppio di testine) consenta di ridurre le dimensioni degli apparecchi. 

Se immaginiamo di passare ad un registratore a quattro testine (quindi, con la mezza velocità) è necessario moltiplicare per due anche queste testine supplementari. Si ottengono quindi in totale otto testine. Questa configurazione è molto importante per il VHS-C e il Super-VHS-C, che hanno cassette la cui durata non è enorme, e comunque al di sotto di quanto permesso dall'8mm. Assieme a queste otto testine sul tamburo se ne devono magari aggiunge altre. 

E' molto opportuno che ve ne sia almeno un'altra: quella per la cancellazione di precisione (flyng erase). Ma potrebbero esservene di più, a causa della possibilità di avere anche l'audio stereo Hi-Fi. Il nostro tamburo rotante insomma diviene sempre più piccolo, ma sempre più zeppo di testine, che lo rendono ormai superaffollato... 

Da queste considerazioni parrà chiaro che il numero delle testine elevato interessa più l'utilizzatore di VHS-C che l'utente di 8mm. E questo per più di un motivo. Innanzitutto, per la già citata necessità di disporre della funzione "long-play", non indispensabile sull'8mm e pressochè necessaria sul C. In secondo luogo, l'utente dell'8mm ha a disposizione una pista audio "standard" che è migliore di quella (molto modesta!) presente sul VHS normale. Anche la riduzione delle dimensioni ottenibile col raddoppio delle testine video normali nell'8mm è più modesta percentualmente; e comunque nell'8mm normale (senza il raddoppio di testine) le dimensioni sono analoghe a quelle che si ottengono con la riduzione del tamburo VHS-C. 

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Fig.7   
Questa figura illustra molto bene come una riduzione  
del tamburo dell'8mm da 4 cm di diametro a 26,7 mm  
comporta un risparmio molto spinto di spazio.  

Il meccanismo di trascinamento in generale occupa  
molto meno spazio, perchè gran parte del tamburo (rosa)   
"entra" fisicamente dentro la videocassetta (azzurra) 
occupando lo spazio che si trova tra le due bobine 
di nastro,  come accade a  sinistra. 

A destra invece il tamburo sporge fuori dalla cassetta, e la macchina dev'essere sensibilmente più grande!

 
 
 
 

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