due macchine
a confronto...
Abbiamo provato per voi due macchine appena arrivate 
sul mercato italiano. 
La prima è una Fuji con 
2,3 milioni di pixel. 
La seconda è una Sony della seconda generazione, con una risoluzione minima (640 x 480) 
ma che non sfigura di certo..
a1.gif (868 byte)la prima macchina (Fujii) ha il suo punto di forza nella risoluzione elevatissima: 2.300.000 pixel!
E' inoltre compatta e leggera. 

a1.gif (868 byte)la concorrente (Sony) ha dalla sua l'enorme comodità del dischetto. 
E -in molte circostanze- offre una qualità dell'immagine del tutto accettabile. 

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FUJI 2700
SONY F70

fronte (verso il soggetto)  retro (verso il fotografo)
DESCRIZIONE DESCRIZIONE
La prima sorpresa (una volta estratta dall'imballo) sta nelle piccole dimensioni di questa macchinetta. La sua costruzione pare curata e molto precisa, con una cura dei dettagli superiore a quella impiegata per la concorrente della Sony. Anche la dotazione di accessori è piuttosto ricca: vi è il cavo per il collegamento al PC, il cavo per il collegamento video (RCA) e per il collegamento a videoregistratori e/o televisori con luminanza e crominanza separate (S-video). A dire la verità questa destinazione (il Tv di casa) non mi entusiasma, perché in apparenza è un controsenso. Il televisore in PAL può rendere al massimo 800-840 linee orizzontali, contro i 1800 pixel della Fuji. Che senso ha salire a questi livelli di pixel per poi usare mezzi di riproduzione (=schermo TV) con una risoluzione più bassa? E' evidente che la risposta potrebbe essere duplice: 1- si può usare la connessione al Tv in modo provvisorio, e sfruttare tutta la risoluzione quando si passano le immagini sul PC. E questa può essere una buona risposta. L'altra risposta potrebbe essere: 2-si propone questa macchina anche alla gente comune, ovvero anche a coloro che non hanno un PC ma solo un Tv. Questa ipotesi (ehm ehm) non riguarda i lettori della nostra rivista... 

Le batterie sono naturalmente di tipo ricaricabile. La macchina si ricarica quando è collegata alla corrente di rete, anche mentre sta funzionando. Se (durante le operazioni di copia) uno la usa lasciandola collegata alla corrente, la batteria viene ricaricata. Per contro la  ricarica con questo sistema è molto più lunga di quel che serve per ricaricare la Sony (qui ci vogliono otto ore re!). 
Comunque, complimenti a Fuji per la  scelta comoda e intelligente!

La disposizione dei tasti, dei menu, dei bottoni da schiacciare lascia un po' a desiderare: le prime volte dovrete far largo uso del manuale di istruzioni. 
L'uso della Sony è  più intuitivo. 
Uno dei punti peggiori della Fuji sta nella mancanza dello zoom. O meglio, c' è uno zoom digitale; ma che porta la risoluzione a livelli molto bassi. Sacrificando così completamente il vero punto di forza di questa macchina: la sua elevata risoluzione... 
 

La macchina è di plastica grigia, e molto più grande della concorrente. Così ad occhio potremmo essere sul doppio. Questo in effetti potrebbe limitarne la comodità. La splendida Fuji argentata sta comodamente nel taschino della camicia. La Sony certamente no, ce la dobbiamo portare in giro con un borsello o con la cinghia a tracolla. Come nel caso della Fuji, anche la Sony ha un display a cristalli liquidi a colori sul retro. La Fuji in più ha anche il mirino normale. Questo è utile per risparmiare le batterie o quando si riprende al sole: a volte il display a cristalli non è sufficientemente luminoso. Quindi, un punto a favore di Fuji. 
In entrambi i casi la corrispondenza tra l'inquadratura del display e l'effetto fotografato è buona. 

Strepitoso lo zoom ottico a 10X della Sony. Si può regolare bene l'inquadratura, ed evitare di buttar via preziosa risoluzione. Infatti (se ad esempio si vuol riprendere un volto) con lo zoom si può destinare tutta la risoluzione disponibile (di soli 640 x 480 pixel) al volto stesso. Con la Fuji magari usiamo un CCD da 2,3 milioni di pixel per ottenere lo stesso risultato in termini di dettaglio! 
Sia la Sony che la Fuji hanno un buon flash, e un controllo dell'esposizione adeguato. 

 

UTILIZZO UTILIZZO
Scattare la prima foto non è difficile: si inserisce la scheda con la memoria, si inserisce la batteria, si ruota l'anello con i vari simbolini fino a farlo arrivare sull'icona della macchina fotografica, si inquadra e si scatta. Se si vuole usare il display a cristalli liquidi per verificare cosa si fotografa, basta attivarlo con l'apposito bottoncino. Da qui in poi le cose si complicano. L'uso dei vari tasti e funzioni per compiere delle azioni che prima o poi diventano necessarie (l'impostazione dell'autoscatto, la gestione e cancellazione delle foto inutili... ) è  piuttosto complesso, e serve avere sottomano il manuale. Quando poi occorre trasferire le immagini dalla macchina al PC, ecco che le cose si fanno noiose o difficili. 
- Se si ha un PC con una porta RS232 già configurata e pronta, serve solo un po' di pazienza. Si deve installare il software di Fuji (fornito in un CD-rom), collegare la macchina al cavo e il cavo alla porta,  e poi procedere all'importazione. Se avete scattato alcune foto, e sommate il tempo di trasferimento a quello di apertura delle immagini ecc. ecc. è probabile che l'operazione vi costi comunque un quarto d'ora o qualcosa del genere. Niente di paragonabile con quel che avviene col dischetto: si estrae dalla macchina (anche spenta), lo si mette nel drive A: (sempre presente e sempre pronto) ed ecco che si può cominciare ad aprire le immagini. 
Notate che questa complicazione e queste procedure non solo tipiche di questa Fuji, ma della stragrande maggioranza delle macchine fotografiche, e tra queste vi sono anche dei modelli Sony. 
- Quando incappate in un PC che non ha un ingresso RS232 configurato e libero, le cose possono divenire complicatissime. La cosa incredibile è che basterebbe poco per evitare a molti utenti questo problema: ad esempio, basterebbe che il software consentisse l'uso della tastiera al posto che del mouse. Moltissimi computer oggi hanno una presa per il mouse identica a quella per la macchina fotografica Fuji. Si potrebbe sostituire temporaneamente il mouse con la macchina, e -intanto- usare il tastiera al posto del mouse. La cosa strana è che gran parte delle funzioni del software fornito a corredo possono essere attivate con la tastiera: es. si seleziona tutto con control+A, chiudi con control+E, eccetera. Solo che ad un certo punto si arriva a dover selezionare le foto, e senza mouse non si sa come fare.. Un piccolo ritocco a questo software di importazione (per il resto spartano e addirittura rudimentale) sarebbe una cosa per nulla costosa e facilissima. Per dire come il software di importazione è ridotto ai minimi termini, basta far notare che non esiste neppure un help in linea...
Dopo pochi secondi da quando si apre l'imballo, si è pronti a scattare. E dopo pochi secondi si possono controllare, elaborare ed archiviare le immagini sul PC. In effetti l'uso del dischetto comporta una facilità e una semplicità di utilizzo incredibile. Se siete in giro per il mondo, vi sarà sempre facile trovare un dischetto vuoto dove memorizzare le vostre immagini. E ad un prezzo assolutamente ridicolo. La stessa cosa non può dirsi del metodo che usa la RAM. Se anche avete a disposizione due o tre schede, il numero di immagini che vi potete portare a casa è senza dubbio limitato: o nel numero o nella quantità. 

L'ergonomia dei tasti (es. zoom e scatto..) non fa gridare al miracolo, ma nel complesso  questi sono studiati in modo ragionevole, e in breve tempo potete imparare a sfruttare tutta la definizione della macchina senza sprechi. Naturalmente le immagini ottenute con questa macchina non sono così definite come quelle ottenute con la Fuji, che dispone di una risoluzione elevatissima. Ma con il dito sempre sullo zoom si può ottenere sempre il massimo possibile...

la cosa migliore di questa macchina: 
la definizione dell'immagine
la cosa peggiore: 
il software
la cosa migliore di questa macchina: 
l'uso del dischetto
la cosa peggiore: 
la risoluzione. 
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contatto: 
importatore: Onceas - 
via de Sanctis - Milano
prezzo suggerito: 1350.000 lire
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contatto: www.sony.it
importatore: Sony Italia spa
via Galileo Galilei - Cinisello Balsamo (MI)
prezzo suggerito: circa lire l.250.000
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IMMAGINI A CONFRONTO IMMAGINI A CONFRONTO
nota importante: le immagini della Fuji sono molto grandi, e anche compattate nel formato Jpg occupano molto spazio (tipo 300-500 K). Quindi occorrrà un po' di tempo per caricarle da CD-rom, e una quantità notevole di tempo per riceverle via Internet. Ma preferiamo offrirvi le foto originali, così come sono uscite dalle macchine! 
Potete dunque esaminare e maneggiare le foto così come le abbiamo ottenute nei nostri test, e osservarle con calma nei dettagli, magari tramite il vostro programma preferito. 
nota per i meno esperti: Per visualizzare le immagini nel formato originale, cliccare su ciascuna immagine  col  pulsante destro del mouse, e poi scegliere "visualizza immagine", "mostra immagine" o simili. Si può tornare alla presente pagina con il solito pulsante "indietro" presente sul browser. 
Questa è una foto particolarmente difficile: la macchina deve "tenere" a fuoco sia i gerani in primo piano che le foglie degli alberi più lontano. La profondità di campo è un elemento critico ben noto ai conoscitori: vi partecipano la qualità della messa a fuoco, la luminosità, ecc. ecc. 

La differenza in effetti c'è: notate come le foglie dell'albero a destra siano rese in modo approssimativo, mentre della foto della Fuji i dettagli sono incomparabilmente migliori... 
Vediamo ora il comportamento della macchine con la luce artificiale. Se si esaminano i particolari minuti di un tessuto a questa risoluzione, le differenze non paiono poi così molte. Anche se visualizzate sul browser (Explorer o Netscape...) le singole immagini una dopo l'altra, vi parrà che contengano gli stessi dettagli. Se però ingrandite questa foto, vi renderete conto che contiene una quantità di particolari enormemente superiore. 
Abbiamo cercato di comprendere come mai i dettagli appaiono così nitidi anche in una foto con pochi pixel. Abbiamo notato che Sony fa largo uso di un trattamento dell'immagine che esalta i contorni. In questa foto magari la cosa non sarà evidente, ma la conferma chiarissima ci è data dalle foto del monoscopio (vedi più sotto). 
(interno con lampada alogena)
Fin dalla prima foto ci siamo resi conto che il colore tra le due macchine è sensibilmente diverso. La Fuji offre colori più densi, più profondi. 

La Sony è tarata su una temperatura colore più elevata, e quindi  i suoi colori paiono tendere più verso l'azzurro. 
Se certe foto possono lasciarci il dubbio, la verità sulla risoluzione esce in modo impressionante con questo test (monoscopio Philips). La Fuji supera brillantemente le 600 linee proposte dal monoscopio. Non lasciatevi ingannare dall'effetto sul video: ingrandite l'immagine e vedrete. 
 

La Sony si impasta irrimediabilmente sopra le 400 righe, sia in verticale che in orizzontale. Naturalmente questo è il limite che ci si attende da un CCD come quello montato in questa macchina. 

 
 

 

Per dire che le sorprese non sono mai finite, ecco una curiosità: provando ad inquadrare un cartello fornito da Panasonic come test, la Fuji non riesce ad apprezzare la differenza tra il rosso e il magenta. Abbiamo ripetuto la prova più volte, ma alla fine abbiamo concluso che è proprio così!
A conferma di quanto avevamo apprezzato semplicemente "ad occhio" nelle foto, la temperatura colore della Sony sembra tarata più in alto rispetto alla Fuji. I colori infatti sono più "freddi" (notate la tonalità del giallo al centro...). 
Si apprezzano invece benissimo le differenze tra il magenta e il rosso (quadrati in basso a destra e  in alto a sinistra...)

 
CONCLUSIONI

Le due macchine in prova (dopo giorni e giorni di prove nelle situazioni più disparate) mostrano chiaramente che non vi è un modello superiore all'altro. Hanno pregi e difetti che si integrano vicendevolmente, e soprattutto hanno funzioni diverse. Ma se un lettore chiedesse alla fine: "quale modello devo comprare?" si può rispondere in questo modo: "l'una o l'altra a seconda delle singole esigenze..." 
Quando una persona ha bisogno di una immagine di qualità, e questa qualità ha la priorità assoluta sul resto, non potrà che puntare alla Fuji. Se al contrario una persona vuole scattare foto (se ricordi delle vacanze) magari stando molto tempo fuori di casa, la comodità del dischetto non gli farà rimpiangere le piccole dimensioni dell'immagine. Se una persona ha sempre il proprio PC a portata di mano, correttamente configurato, ecco che la Fuji resta probabilmente la scelta migliore. Chi usa la macchina fuori casa o si reca in altri uffici dovrebbe fare un pensierino alla Sony. Le dimensioni dell'immagine Sony consentono un loro facile trasporto su dischetto, in tasca. E soprattutto consentono un trasferimento via Internet in tempi ragionevoli... 
Le dimensioni più grandi della Fuji offrono una qualità superiore, ma anche un sacco di bit da inviare attraverso la rete... Ne si può pensare di ridurre le immagini riducendo la definizione, perché allora cade il motivo principale per cui uno potrebbe scegliere la Fuji. Una persona che usa la macchina per creare immagini per Internet potrebbe scegliere la Sony: una persona che vuole effettuare delle stampe di grandi dimensioni (magari con uan bella stampante a sublimazione) dovrebbe optare per la Fuji. La scelta tra una e l'altra si basa dunque sia dalle condizioni, dal contesto in cui viene usata la macchina (in casa, in vacanza...) sia dall'uso che si vuol fare delle foto.

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