due
macchine
a
confronto...
Abbiamo
provato per voi due macchine appena arrivate
sul mercato italiano. La
prima è una Fuji con
2,3 milioni di pixel. La
seconda è una Sony della seconda generazione, con una risoluzione
minima (640 x 480)
ma che non sfigura di certo... |
![]() E' inoltre compatta e leggera.
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![]() fronte (verso il soggetto) retro (verso il fotografo) |
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DESCRIZIONE | DESCRIZIONE | |
La prima sorpresa (una
volta estratta dall'imballo) sta nelle piccole dimensioni di questa macchinetta.
La sua costruzione pare curata e molto precisa, con una cura dei dettagli
superiore a quella impiegata per la concorrente della Sony. Anche la dotazione
di accessori è piuttosto ricca: vi è il cavo per il collegamento
al PC, il cavo per il collegamento video (RCA) e per il collegamento a
videoregistratori e/o televisori con luminanza e crominanza separate (S-video).
A dire la verità questa destinazione (il Tv di casa) non mi entusiasma,
perché in apparenza è un controsenso. Il televisore in PAL
può rendere al massimo 800-840 linee orizzontali, contro i 1800
pixel della Fuji. Che senso ha salire a questi livelli di pixel per poi
usare mezzi di riproduzione (=schermo TV) con una risoluzione più
bassa? E' evidente che la risposta potrebbe essere duplice: 1- si può
usare la connessione al Tv in modo provvisorio, e sfruttare tutta la risoluzione
quando si passano le immagini sul PC. E questa può essere una buona
risposta. L'altra risposta potrebbe essere: 2-si propone questa macchina
anche alla gente comune, ovvero anche a
coloro che non hanno un PC ma solo un Tv. Questa ipotesi (ehm ehm) non
riguarda i lettori della nostra rivista...
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La macchina è
di plastica grigia, e molto più grande della concorrente. Così
ad occhio potremmo essere sul doppio. Questo in effetti potrebbe limitarne
la comodità. La splendida Fuji argentata sta comodamente nel taschino
della camicia. La Sony certamente no, ce la dobbiamo portare in giro con
un borsello o con la cinghia a tracolla. Come nel caso della Fuji, anche
la Sony ha un display a cristalli liquidi a colori sul retro. La Fuji in
più ha anche il mirino normale. Questo è utile per risparmiare
le batterie o quando si riprende al sole: a volte il display a cristalli
non è sufficientemente luminoso. Quindi, un punto a favore di Fuji.
In entrambi i casi la corrispondenza tra l'inquadratura del display e l'effetto fotografato è buona.
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UTILIZZO | UTILIZZO | |
Scattare la prima foto
non è difficile: si inserisce la scheda con la memoria, si inserisce
la batteria, si ruota l'anello con i vari simbolini fino a farlo arrivare
sull'icona della macchina fotografica, si inquadra e si scatta. Se si vuole
usare il display a cristalli liquidi per verificare cosa si fotografa,
basta attivarlo con l'apposito bottoncino. Da qui in poi le cose si complicano.
L'uso dei vari tasti e funzioni per compiere delle azioni che prima o poi
diventano necessarie (l'impostazione dell'autoscatto, la gestione e cancellazione
delle foto inutili... ) è piuttosto complesso, e serve avere
sottomano il manuale. Quando poi occorre trasferire le immagini dalla macchina
al PC, ecco che le cose si fanno noiose o difficili.
- Se si ha un PC con una porta RS232 già configurata e pronta, serve solo un po' di pazienza. Si deve installare il software di Fuji (fornito in un CD-rom), collegare la macchina al cavo e il cavo alla porta, e poi procedere all'importazione. Se avete scattato alcune foto, e sommate il tempo di trasferimento a quello di apertura delle immagini ecc. ecc. è probabile che l'operazione vi costi comunque un quarto d'ora o qualcosa del genere. Niente di paragonabile con quel che avviene col dischetto: si estrae dalla macchina (anche spenta), lo si mette nel drive A: (sempre presente e sempre pronto) ed ecco che si può cominciare ad aprire le immagini. Notate che questa complicazione e queste procedure non solo tipiche di questa Fuji, ma della stragrande maggioranza delle macchine fotografiche, e tra queste vi sono anche dei modelli Sony. - Quando incappate in un PC che non ha un ingresso RS232 configurato e libero, le cose possono divenire complicatissime. La cosa incredibile è che basterebbe poco per evitare a molti utenti questo problema: ad esempio, basterebbe che il software consentisse l'uso della tastiera al posto che del mouse. Moltissimi computer oggi hanno una presa per il mouse identica a quella per la macchina fotografica Fuji. Si potrebbe sostituire temporaneamente il mouse con la macchina, e -intanto- usare il tastiera al posto del mouse. La cosa strana è che gran parte delle funzioni del software fornito a corredo possono essere attivate con la tastiera: es. si seleziona tutto con control+A, chiudi con control+E, eccetera. Solo che ad un certo punto si arriva a dover selezionare le foto, e senza mouse non si sa come fare.. Un piccolo ritocco a questo software di importazione (per il resto spartano e addirittura rudimentale) sarebbe una cosa per nulla costosa e facilissima. Per dire come il software di importazione è ridotto ai minimi termini, basta far notare che non esiste neppure un help in linea... |
Dopo pochi secondi da
quando si apre l'imballo, si è pronti a scattare. E dopo pochi secondi
si possono controllare, elaborare ed archiviare le immagini sul PC. In
effetti l'uso del dischetto comporta una facilità e una semplicità
di utilizzo incredibile. Se siete in giro per il mondo, vi sarà
sempre facile trovare un dischetto vuoto dove memorizzare le vostre immagini.
E ad un prezzo assolutamente ridicolo. La stessa cosa non può dirsi
del metodo che usa la RAM. Se anche avete a disposizione due o tre schede,
il numero di immagini che vi potete portare a casa è senza dubbio
limitato: o nel numero o nella quantità.
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![]() la definizione dell'immagine ![]() il software |
![]() l'uso del dischetto ![]() la risoluzione. |
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contatto: importatore: Onceas - via de Sanctis - Milano prezzo suggerito: 1350.000 lire |
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contatto: www.sony.it importatore: Sony Italia spa via Galileo Galilei - Cinisello Balsamo (MI) prezzo suggerito: circa lire l.250.000 . |
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IMMAGINI A CONFRONTO | IMMAGINI A CONFRONTO | |
nota
importante: le immagini della Fuji sono molto grandi, e anche compattate
nel formato Jpg occupano molto spazio (tipo 300-500 K). Quindi occorrrà
un po' di tempo per caricarle da CD-rom, e una quantità notevole
di tempo per riceverle via Internet. Ma preferiamo offrirvi le foto originali,
così come sono uscite dalle macchine!
Potete dunque
esaminare e maneggiare le foto così come le abbiamo ottenute nei
nostri test, e osservarle con calma nei dettagli, magari tramite il vostro
programma preferito.
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nota per i meno esperti: Per visualizzare le immagini nel formato originale, cliccare su ciascuna immagine col pulsante destro del mouse, e poi scegliere "visualizza immagine", "mostra immagine" o simili. Si può tornare alla presente pagina con il solito pulsante "indietro" presente sul browser. | |
![]() Questa è
una foto particolarmente difficile: la macchina deve "tenere" a fuoco sia
i gerani in primo piano che le foglie degli alberi più lontano.
La profondità di campo è un elemento critico ben noto ai
conoscitori: vi partecipano la qualità della messa a fuoco, la luminosità,
ecc. ecc.
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![]() La differenza in effetti c'è: notate come le foglie dell'albero a destra siano rese in modo approssimativo, mentre della foto della Fuji i dettagli sono incomparabilmente migliori... |
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![]() Vediamo
ora il comportamento della macchine con la luce artificiale. Se si esaminano
i particolari minuti di un tessuto a questa risoluzione, le differenze
non paiono poi così molte. Anche se visualizzate sul browser (Explorer
o Netscape...) le singole immagini una dopo l'altra, vi parrà che
contengano gli stessi dettagli. Se però ingrandite questa foto,
vi renderete conto che contiene una quantità di particolari enormemente
superiore.
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![]() (interno con lampada alogena) |
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Fin dalla
prima foto ci siamo resi conto che il colore tra le due macchine è
sensibilmente diverso. La Fuji offre colori più densi, più
profondi.
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![]() La Sony è tarata su una temperatura colore più elevata, e quindi i suoi colori paiono tendere più verso l'azzurro. |
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![]() Se certe
foto possono lasciarci il dubbio, la verità sulla risoluzione esce
in modo impressionante con questo test (monoscopio Philips). La Fuji supera
brillantemente le 600 linee proposte dal monoscopio. Non lasciatevi ingannare
dall'effetto sul video: ingrandite l'immagine e vedrete.
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![]() La Sony si impasta irrimediabilmente
sopra le 400 righe, sia in verticale che in orizzontale. Naturalmente questo
è il limite che ci si attende da un CCD come quello montato in questa
macchina.
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Per dire
che le sorprese non sono mai finite, ecco una curiosità: provando
ad inquadrare un cartello fornito da Panasonic come test, la Fuji non riesce
ad apprezzare la differenza tra il rosso e il magenta. Abbiamo ripetuto
la prova più volte, ma alla fine abbiamo concluso che è proprio
così!
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A conferma
di quanto avevamo apprezzato semplicemente "ad occhio" nelle foto, la temperatura
colore della Sony sembra tarata più in alto rispetto alla Fuji.
I colori infatti sono più "freddi" (notate la tonalità del
giallo al centro...).
Si apprezzano invece benissimo le differenze tra il magenta e il rosso (quadrati in basso a destra e in alto a sinistra...) |
CONCLUSIONI
Le due macchine in prova
(dopo giorni e giorni di prove nelle situazioni più disparate) mostrano
chiaramente che non vi è un modello superiore all'altro. Hanno pregi
e difetti che si integrano vicendevolmente, e soprattutto hanno funzioni
diverse. Ma se un lettore chiedesse alla fine: "quale modello devo comprare?"
si può rispondere in questo modo: "l'una o l'altra a seconda delle
singole esigenze..."
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