altre
due
macchine...
Abbiamo
messo a confronto
altre
due macchine, questa volta
con
uguale risoluzione
(hanno
entrambe un sensore
da
circa 1300 pixel.)
La
prima macchina è
figlia
di una lunga tradizione
nella
fotografia, l'altra il prodotto
di
un'azienda famosa
nell'ambito
dell'informatica...
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![]() molto flessibile, dotato di una forma e di una caratteristica curiosa: un doppio corpo.
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DESCRIZIONE | DESCRIZIONE | |
La macchina ha una forma
strana, piuttosto larga e divisa in due corpi: possono ruotare tra di loro,
e questo permette ad esempio di tenere il display rivolto verso il fotografo
e l'obiettivo (ponendolo ad un'altra angolazione) verso il soggetto.
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La macchina è
di due colori (grigio e grigio metallo), forme arrotondate
e di dimensioni che potremmo definire "medie" rispetto alle concorrenti:
circa 76 (h) x 137 (larghezza) x 62 mm (p). La memoria di base
è piuttosto modesta per le grandi immagini che il sensore va a produrre
(4M) ma è una memoria espandibile addirittura fino a 48 M. Il sensore
è da 1.300.000 pixel (anche qui, un valore intermedio tra la Fujii
e la Sony provate in queste pagine).
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UTILIZZO | UTILIZZO | |
L'utilizzo di questa
macchina è piuttosto facile e piacevole. Un po' strana la disposizione
dello zoom. Oggi (in effetti) va per la maggiore l'uso di attribuire agli
stessi tasti diverse funzioni, ma questo non sempre facilita la vita all'utente.
Come già detto, alcune funzioni sono piuttosto "annidate" nei menu, e tra queste vi sono alcune funzioni elementari (cancellazione, selezione del formato dell'immagine...). Ma in generale è una macchinetta a cui ci siamo affezionati e che lavora con grande... professionalità e ottima flessibilità. Il suo uso in situazioni estreme (controluce, inquadrature da vicino...) ha mostrato di essere più adatta della concorrenza in diverse situazioni "difficili" Vi sono funzioni speciali (la possibilità di registrare color seppia ecc.) a cui noi non diamo troppo peso (siamo convinti che sia meglio lavorare sul computer) ma altre funzioni (l'otturatore per soggetti in movimento) a volte può essere utile.
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Tra le macchine che abbiamo
provato questa è quella che pare aver curato maggiormente la disposizione
dei tasti, anche se vi è spazio per qualche miglioramento. Nella
faccia superiore è facile individuare il tasto di scatto, staccato
rispetto agli altri. Che sono quello per selezionare le dimensioni (e risoluzione)
delle immagini, il flash e l'autoscatto. Gli altri comandi sono posti accanto
al display, e per la verità non sono proprio comodissimi.
O per lo meno, non lo è troppo quello dello zoom... Per il resto inquadrare e scattare è facile e piacevole. E il risultato non ci ha certo deluso!
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![]() la qualità generale dell'immagine ![]() il prezzo... |
![]() E' una macchina equilibrata e conveniente. ![]() Difficile da dire: forse è equilibrata ma senza punti di eccellenza come le altre (es.comodità del dischetto della Sony, i 2300 pixel della Fujii,la flessibilità della Ricoh, ecc. ) |
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contatto: www.ricoh.it
Ricoh italia - via Ponchielli 3 Trezzano sul Naviglio (MI) prezzo suggerito dall'importatore: circa 1800.000 lire |
contatto: www.epson.it
Epson - viale Casiraghi 427 Sesto S.Giovanni (Mi) prezzo suggerito dall'importatore: lire |
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IMMAGINI A CONFRONTO | IMMAGINI A CONFRONTO | |
nota
importante: le immagini sono molto grandi, e anche compattate nel
formato Jpg occupano molto spazio (tipo 300-500 K). Quindi occorrerà
un po' di tempo per caricarle da CD-rom, e una quantità notevole
di tempo per riceverle via Internet. Ma preferiamo offrirvi le foto originali,
così come sono uscite dalle macchine!
Potete dunque
esaminare e maneggiare le foto così come le abbiamo ottenute nei
nostri test, e osservarle con calma nei dettagli, magari tramite il vostro
programma preferito.
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nota
per i meno esperti: Per visualizzare le immagini nel formato originale,
cliccare su ciascuna immagine col pulsante destro del mouse,
e poi scegliere "visualizza immagine", "mostra immagine" o simili. Si può
tornare alla presente pagina con il solito pulsante "indietro" presente
sul browser.
Clicca qui per le note generali su queste immagini. |
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![]() Sarà
la qualità delle lenti, sarà la qualità generale della
realizzazione, ma la qualità di queste immagini ci ha entusiasmato.
Se provate a portare questa foto a tutto schermo, potrete apprezzare addirittura
"l'aria", l'atmosfera opaca e un po' annebbiata di un caldo pomeriggio
del primo autunno. Notate le piccole increspature che interrompono gli
alberi specchiati nell'acqua, e il difficile passaggio tra le foglie scure
e il cielo bianco e appannato. Tenete conto del differenziale di luminosità
in questo passaggio, ottimo test per valutare il contrasto.
Preghiamo
di non giudicare la foto stampata, che viene elaborata pesantemente ( tra
l'altro viene trasformata in un altro sistema di colori), ma di collegarsi
al sito indicato e verificare la foto originale. Suggeriamo
vivamente di aprire questa foto con un buon programma di visualizzazione
e poi portarlo a tutto schermo, senza cornici:
i dettagli dell'immagine danno il meglio con risoluzioni dello schermo
attorno ai 1300 x 1000 punti. Se volete un esempio di visualizzazione adeguata
potete
cliccare qui
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![]() Anche questa è una foto molto, ma molto "difficile", perché una macchina di scarsa qualità tenderebbe ad appiattire i toni vicini tra di loro (a "far scomparire" le nuvole e a rendere tutto nero il primo piano). Vi viene proposta questa immagine per mostrare come si leggano bene anche i particolari (quel traliccio in alto) e allo stesso tempo la gamma dei toni sia ben equilibrata. |
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![]() Anche questa
immagine rende bene l'atmosfera del nostro scatto effettuato nel centro
di Milano. Il gioco dei controluce, i dettagli dei turisti alle prese con
le anatre e la gradazione dei verdi rende bene la qualità di questa
macchina. Al di là dell'effetto indubbio di questa foto a tutto
schermo, abbiamo subito qualche sospetto sulla parte più scura della
banda. Gli scuri sono belli e uniformi, e forse anche un po' troppo. E
comunque anche questo conferisce un effetto di grande impatto qualitativo.
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![]() Abbiamo verificato la
differenza tra le immagini con la definizione incrementata (così
come escono dal sensore hanno una risoluzione di 1280 x 960, ma questa
macchina ha un sistema di elaborazione dell'immagine (hy-Pict) che
la eleva: secondo la casa, fino a farla corrispondere a un 1600 x
1200. L'immagine qui sopra è stata ottenuta selezionando il formato
intermedio (1280 x 960) per vedere l'effetto senza il miglioramento promesso.
Sia questa foto che quella ottenuta alla massima risoluzione mostrano comunque
una buona resa die particolari minuti, e una qualità dei contorni
molto elevata: le immagini risultano ben nitide senza essere forzate...
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![]() L'esame del monoscopio mostra che la risoluzione effettiva scende effettivamente fino a valori che sarebbero considerati adeguati anche per le foto normali, stampate su carta. |
![]() La risoluzione della
Epson sale effettivamente al di sopra di quello che sarebbe permesso dal
numero dei pixel del suo sensore. Questo risultato è ottenuto dall'interpolazione
dei dati letti sul sensore, prima che venga composta l'immagine in jpg.
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![]() L'esame
della scala di grigi mostra in effetti la tendenza a "affondare" un po'
i toni più scuri. Per carità, la gamma tonale viene resa
per intero, ma altri modelli distinguono meglio i passaggi più scuri.
Che sia proprio questo il segreto che rende le immagini della Ricoh
così profonde?
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![]() La qualità
dei colori è molto buona, a conferma finale della grande cura che
è stata posta nella qualità della realizzazione. Abbiamo
provato a enfatizzare leggermente la illuminazione nella parte sinistra
del monoscopio, controllando l'effetto su un esposimetro: l'effetto visivo
segue puntualmente questa piccola differenza di luminosità, pur
mantenendo la differenza cromatica tra i colori rappresentati.
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![]() La resa dei colori è ineccepibile: anche in questo caso una piccola variazione di luminosità è pienamente apprezzabile, ma resta invariata la crominanza. I rossi sono particolarmente puri, e la qualità del giallo è praticamente sovrapponibile a quella della concorrente Ricoh. |
CONCLUSIONI
Occorre per prima cosa
complimentarci con entrambe le Case per i risultati ottenuti da queste
immagini. Abbiamo provato (oltre che a pubblicarle su un sito) anche a
stamparle con una stampante a getto d'inchiostro (HP, per non far torto
alla Ricoh) e con una stampante a sublimazione (Mitsubishi). Il risultato
è sorprendentemente buono, ed abbiamo sottoposto le immagini a varie
persone, chiedendo un giudizio. Quando le immagini erano state riprese
bene, il giudizio è stato lusinghiero per ciascuna macchina. Come
dire, che il problema si sposta ora sulla qualità dello scatto,
e in poche parole... del fotografo, più che sui limiti tecnici della
ripresa elettronica.
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