Canon a 40

Presentiamo volentieri questa macchina da 2Mega Pixel, anche se è solo il rifacimento di un modello che è già stato a lungo sul mercato ed ora è uscito di catalogo. Dunque qui si hanno pochissime variazioni rispetto ad un modello vecchiotto, ma la macchina resta una delle più interessanti oggi sul mercato. Questo fatto dimostra  che quando un modello è studiato bene, può resistere all’attacco del tempo…Il prezzo di listino è di  379 euro, abbiamo  riscontato che in negozio può essere trovata anche sotto i 350.
 
 

Recentemente Canon ha sostituito i suoi due modelli di base (l’A10 e l’A20) con due nuove macchine (A30 e A40) che richiamano da molto vicino i modelli precedenti. L’A10 (e l’A30) sono da 1 M pixel, l’A20 (e l’A40 in prova) sono da 2M. Questa è la differenza tecnica più importante che distingue queste macchine, per il resto tutte e quattro sono molto simili tra di loro. Occorre comunque dire che i modelli più recenti dispongono di alcune funzioni in più (ad esempio, la possibilità di “concentrare” la messa  a fuoco su un solo punto o ampliarla a più zone).
Per prima cosa, occorre dire che questo modello utilizza una memoria esterna di tipo “Compact Flash” e fin qui tutto bene: è uno standard molto diffuso, affidabile e non troppo costoso. I guai iniziano considerando che quella in dotazione (8M) è oggi veramente scarsina. Chi è interessato a questa macchina dovrebbe cominciare già da subito a considerare l’acquisto di una card più capiente, dai 64M in su. 
Le batterie sono un altro punto dolente di questo modello: infatti nella scatola sono fornite solo quattro batterie a stilo (tipo AA). Il possibile acquirente di questa macchina non può fare a meno di calcolare anche l’acquisto di quattro batterie ricaricabili e del relativo alimentatore. Questo naturalmente incide sul costo dell’apparecchio, ma è bene tener conto di questo elemento fin dal principio, per evitare di provare a usare le batterie ricaricabili, perder tempo ed occasioni, tornare in negozio a cercare un set di batterie più adeguato. Quelle in dotazione (usa e getta) sono improponibili. Un terzo accessorio che potrebbe tornare utile all’acquirente è un lettore di smart card, in modo da non dover fare collegamenti hardware ogni volta che si usa la macchina, di dover usare il software piuttosto macchinoso, e (soprattutto) non dover consumare le batterie anche quando si scaricano le immagini sul computer. Questo accessorio è comodo e non troppo costoso (si possono trovare soluzioni al di sopra dei 50 euro, ma la media dei lettori è di poco superiore). Tuttavia non è indispensabile come le batterie, perché comunque viene fornito in dotazione anche il cavo per il collegamento ad una porta USB e il relativo software.
La macchina tutto sommato ha una buona ergonomia: da questo punto di vista il tasto di accensione è forse la cosa peggiore, per il resto i comandi sono relativamente agevoli e comprensibili. Si può perfino zoomare e scattare senza cambiare posizioni alle mani, evitando così di spostare l’inquadratura, e questa è una cosa positiva e piuttosto rara. Una ruota porta i vari “modi” di funzionamento: visualizzazione delle immagini già scattate, scatto con le regolazioni automatiche, scatto con le regolazioni manuali, ecc. I menu sono distribuiti nel solito modo: un menu quando si è sul modo visualizzazione (dove si può tra l’altro ruotare l’immagine di 90 gradi, cancellare tutto o un singolo fotogramma…) un altro quando si predispone la rotella descritta sopra su “scatto automatico” (in questo caso si può scegliere la risoluzione tra 640 x 480, 1024 x 768 e 1600 x 1200, la scelta della compressione per risparmiare spazio sulla flash card, l’azionamento dell’autoscatto, la predisposizione o meno dello zoom digitale ed altro). A complicare le cose vi sono altri tasti che possono regolare altri aspetti. Ad esempio, a sinistra vi è un tastino che a rotazione permette o esclude il flash ) vi è anche la posizione “anti occhi rossi”, e a destra vi è un tasto che “forza” l’esposizione o introduce effetti speciali… I menu e i tasti probabilmente sono migliorabili, ma siamo davanti ad una realizzazione che permette delle funzioni abbastanza evolute, azionabili con una difficoltà che è inferiore a quella di altre macchine. 
Lo zoom viene azionato da un pulsante blasculante adeguato (comodo e ben sporgente). La sua potenza è decisamente modesta (3X) ma del tutto allineata alla concorrenza presente in questa fascia di prezzo. Lo zoom digitale può potenziarlo un po’, ma i 2 Mega pixel (oggi da considerare il minimo) non consentono di scialare risoluzione, e quindi meglio lasciar perdere se non in casi di effettiva necessità, come avviene per i farmaci dotati di effetti collaterali importanti… L’obiettivo equivale a un 35-105 sulle macchine dotate di pellicola a  35 mm, dotato di apertura notevole (f/2,8) e che (quando la macchina viene spenta) si ritira automaticamente  e viene coperto da un diaframma di protezione. 
La messa a fuoco è accurata (si può selezionare se farla cadere su 3 punti o su quello centrale) la taratura del bianco (=bilanciamento dei colori) può essere regolata manualmente su 5 posizioni preimpostate, o lasciata agire in modo automatico.
Anche la sensibilità può essere anche qui lasciata agire in modo automatico o preimpostata su valori di 50/100/200/400 ISO. La velocità dell’otturatore va da 1/15-1/1500 di secondo. Il controllo dell’ esposizione è di un tipo evoluto (TTL, ovvero misura la luce che passa effettivamente nelle lenti). 
Per chi fosse interessato, c’è la possibilità di girare brevi filmati corredati da audio e di scattare una serie di foto una di fianco all’altra, e poi montarle con una certa precisione per ottenere una panoramica estesa (volendo, anche a 360 gradi). La ripresa ravvicinata (macro) non ha prestazioni entusiasmanti, ma non crediamo che il suo uso spinto sia poi così comune.
Le dimensioni della macchina (LxHxP: 110.3 x 71 x 37.6 mm) risultano oggi piuttosto ingombranti, ma del tutto analoghe a quelle della concorrente Sony.
Anche il peso non è trascurabile:  250 gr, ma senza le quattro batterie che pesano parecchio. Per chi fosse interessato, le immagini possono essere stampate direttamente sulle stampanti Canon CP-10 e CP-100, senza passare per il computer.
Il risultato pratico delle immagini ottenute da Canon mostra la presenza di colori intensi, pieni. La nitidezza delle immagini è buona, taratura del bianco e la messa a fuoco in automatico si sono dimostrati quasi sempre all’altezza, e questo significa che alcune volte è bene saper mettere le mani per regolare il tutto nelle situazioni più difficili. Ma chiunque può cominciare a scattare nel 99% dei casi. 
Ed eccoci al giudizio finale. La macchina è azzeccata, Canon non poteva mandare nell’oblio le intuizioni geniali che aveva avuto per i suoi modelli precedenti. Resta il problema capitale delle batterie, che innalza il prezzo di questa macchina la di sopra della concorrente Sony dsc p51 

 


foto non ritoccate ridotte  al 30%

 
 
 
 
 
PRO E CONTRO

Pro:
1 comodità e precisione della realizzazione
2 scelte adeguate e finalizzate ad una buona immagine
3 ergonomia generale

contro:
1 mancanza di batterie ricaricabili
2 compact flash in dotazione troppo scarsa (8M)
3 tasto di accensione

 

con il click del pulsante destro del mouse si può scaricare queta immagine,
che non è di dimensioni ridotte, ma è un particolare di una foto in dimensioni 1:1


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