Sony dsc p51 

La linea “cybershoot” è piuttosto articolata, e in grado di soddisfare  una grande quantità di esigenze. Eccoci davanti alla macchina che noi potremmo considerare “di base”, ovvero del tipo che noi vorremmo suggerire a chi vuole accostarsi al mondo della fotografia digitale, senza svenarsi per prodotti al di sopra delle proprie necessità, ma  allo stesso tempo senza buttar via soldi in apparecchi scadenti nella loro costruzione o nella qualità dei risultati. 
Con una 2Megapixel (prove alla mano) si possono ottenere delle buone stampe fotografiche, paragonabili come qualità alle stampa ottenute dalle fotocamere economiche a pellicola da 35mm.

Questa macchina ha degli ingombri simili a quelli della concorrente Canon. Il design è più elegante, ma non è più piccola, è semplicemente un pò più bassa e un po’ più larga della Canon: musura 125x58x43.6mm (LxAxP). In effetti questa forma la rende un pochino più tascabile, ma non è tanto piccola come altre realizzazioni di altre marche.
Il peso è decisamente inferiore a quello della Canon. I suoi  226g non sembrano così lontani, ma se si considera che usa delle batterie molto più leggere (due AA al posto di quattro) ecco che questa differenza diviene sensibile.
Sony correda questo suo prodotto con tutto ciò che serve a iniziare a far foto: ovvero, con una memory stick da 16 M (non sarà quella definitiva ma è pur sempre meglio della 8M della Canon) e soprattutto vi sono in dotazione le due batterie ricaricabili con il relativo caricabatterie. 
E veniamo all’obiettivo. In questo caso monta lenti Sony (le lenti europee sono limitate ai modelli più costosi) con una lunghezza focale equivalente a 33mm in formato 35mm, f 1:2,8-5mm, e uno zoom effettivamente un po’ miserino: soli 2 X. Che può essere potenziato da un robusto 6X digitale, ma a queste risoluzioni meglio evitare il ricorso a quest’ultimo, e la potenza dello zoom resta l’aspetto peggiore di questa realizzazione. L’esposizione va da 1/30 a 1/1000 di secondo. Come nel caso della Canon si può regolare la sensibilità con i valori di 100/200/400 ISO.) e come nel caso della Canon non vi è un vero e proprio macro. Il range della massa a fuoco è da 0.50m all’ infinito in posizione grand’angolo, e 0.10m – infinito in posizione tele (=ovvero, zoom tutto avanti). Anche qui il bilanciamento dei colori può essere regolato a mano su posizioni prestabilite o semplicemente lasciato agli automatismi. La possibilità di ottenere risoluzioni intermedia è più articolata che non nella concorrente ( qui si può lavorare a 1600x1200; 1280x960; 640x480; 1600x1072 (3:2); 320x240, 160x112 pixel..) Non si tratta di un aspetto essenziale, perchè si può sempre memorizzare l’immagine nel formato superiore e poi ridurre l’immagine col “resampling” offerto dai vari programmi di elaborazione. Ma con questo metodo si sprecherebbe memoria nella scheda. Meglio impostare le dimensioni esatte che poi saranno effettivamente richieste. 
Come nel caso della Canon qui si ha sia il mirino ottico (da usare soprattutto in caso in cui il sole renda problematico l’uso del display) e di uno schermo a colori a cristalli liquidi, qui con dimensioni da 3.8 cm di diagonale e una risoluzione di 123.200 pixels. Anche qui si può registrare un breve filmato a risoluzione ridotta. 
La batterie in dotazione (di classe "Stamina" e di tipo NH-AA-DI) hanno mostrato di offrire una durata straordinaria, superando le due ore di accensione. Per questi accumulatori la casa dichiara una durata di 180 minuti, o 3600 scatti. 
L’utilizzo della Sony non riserva grandi sorprese. Lo zoom si aziona con minor facilità che sulla Canon ma restiamo su livelli di ergonomia superiori a quelli della media della produzione attuale. La navigazione nei menu è affidata ad un puntatore a quattro posizioni, il “modo” (scatto con regolazioni automatiche, manuale, visione degli scatti…) si predispone con la solita rotella analoga a quella di Canon. Una buona notizia: il cavo USB della Sony è compatibile con quello della Canon (è dotato anche da Pentax). In questo campo, dove ciascuno fa per sé, ci dovrebbe essere una convergenza maggiore, a aggregare attorno a una spinetta anche Nikon, Minolta, Fuji e tutti quanti gli altri, facilitando così la vita agli utenti e abbattendo i costi di questi cavi maledetti. Per il resto, i colori della Sony sono leggeri e puliti, la resa dei dettagli piuttosto spinta, e questo sta ad indicare che l’immagine è sempre e comunque rielaborata elettronicamente in modo sensibile. In ogni caso, l’effetto è estremamente piacevole, e in alcuni casi abbiamo stentato a  credere che quei dettagli stampati su carta fotografica fossero ottenuto da una 2 Mega Pixel, valore che oggi è nella fascia bassa del mercato… Il rapporto tra qualità e prezzo è uno tra i migliori oggi sul mercato.
 

scatto ravvicinato . foto non ritoccata ridotta al 30%
 
 
PRO E CONTRO
 

 
Pro: 
- batteria e caricabatteria di qualità superlativa
-qualità delle immagini
-possibilità di regolare la nitidezza

Contro: 
-zoom poco potente
-connettore di alimentazione fuori standard
 

foto non ritoccata ridotta al 30% rispetto alle dimensioni originarie


bak