PARTE PRIMA = LE RADIO CHE FACILITANO LA VITA ALL’UTENTE

Con buona approssimazione, possiamo dire che sono le radio che trasmettono lo “stream” (il flusso) audio in Mp3.
Vediamo come si fa. Per prima cosa occorre munirsi di Winamp. (per altri dettagli su questo programma cliccare qui (http://www.serenoeditore.com/internet/mp3-gen.htm )

1-Per scaricarlo andate alla pagina
http://www.winamp.com/player/
Ci sono diverse versioni, tra cui una di base gratuita e una a pagamento. Per la prima cliccare su GET BASIC e poi (nella pagina dopo) su FULL. La versione a pagamento offre più possibilità e una registrazione più facile, ma anche se si scarica e installa questa versione gratuita, si può aggiungere un programma che consente la registrazione.

2-Ecco qui un link http://streamripper.sourceforge.net/tutorialplugin.php
da cui scaricare questo programma (gratuito) che funziona come un’estensione di Winamp. Andate sulla pagina linkata, e sulla sinistra vi sono le versioni adatte al vostro sistema operativo.
Riassumendo: identificate, scaricate e installate due programmi (winamp e streamripper).

3-Siamo pronti: basta identificare la stazione voluta. Per farlo, un buon metodo è quello di usare Shoutcast. La cosa è di una semplicità disarmante: si va su http://www.shoutcast.com/
e si clicca sul bottone giallo della radio preferita.
Naturalmente molti di noi vorranno trovare un certo generare musicale, oppure una certa radio, senza dover scorrere tutta questa interminabile lista. Ci viene in aiuto il sistema di ricerca incorporato nella pagina. Dove c'è “search for”, si puo’ scrivere quel che si desidera e il gioco è fatto. Cliccando sul tasto giallo (tune in) sia pre automaticamente Winamp e anche streamripper. Dopo alcuni istanti si inizia a ascoltare il programma.

DIDASCALIA Ecco una imamgine che vorrebbe essere onnicomprensiva. Sullo sfondo vi è la pagina Shoutcast. Cliccando su TUNE IN (il tasto giallo in basso a sinistra) appare automaticamente winamp (al centro) e il registratore streamripper (= la finestra bianca). In questa finestra a sinistra vi sono due semplici tasti: quello per registrare (START) e per fermare la registrazione (STOP). A destra invece il tasto delle opzioni, molte delle quali è bene non siano toccate dai meno esperti. La cosa utile che si può azionare qui dentro da parte di tutti è la scelta di una cartella in cui il programma salverà la musica. Conviene creare una cartella generale, ad es. "musica", e indicare il percorso qui dentro, con la procedura descritta sotto. Dentro questa cartella il programma crea infatti automaticamente una sotto-cartella dedicata a ciascuna specifica stazione radio da cui si è registrato qualcosa.

Se si vuole registrare basta premere START nel ripper. E’ possibile che per qualche motivo non appaia la finestra del ripper. In questo caso andare sulla barra delle applicazioni (a sinistra dell’orologio) e cliccare sul simbolo del programma (a guardarla bene è una “s”, ma sembra un rombo grigio con un paio di occhiali o qualcosa del genere.

IDASCALIA La freccia indica l'icona di streamripper, sulla barra in basso a destra sullo schermo.

Inutile dire che quando si vuol spegnere la registrazione si preme STOP. Fin qui tutto facile.. Ma vi è una domanda a cui non tutte le istruzioni rispondono in modo immediato: il mio programma registrato dove è andato a finire??? Se si va sul desktop si vede una cartella (con il nome o la sigla dell’emittente che si è registrata) e dentro vi è il file.

Non preoccupatevi troppo se questo è nella cartella “incompleti”. Se si crea un file unico con un inizio e una fine scelti da voi questo viene considerato “incompleto” rispetto alla programmazione totale di quella radio. E’ anche possibile che per qualche rallentamento o incidente la registrazione sia davvero incompleta. L’evento è raro ma tutt’altro che impossibile. In questo caso non si può far altro che verificare i files ascoltandoli, e magari unendoli. In questo modo ogni emittente ascoltata lascia sul desktop una propria cartella. La cosa potrebbe essere seccate per molti. Il rimedio è relativamente facile: basta creare sul desktop o altrove una certa cartella e poi dire al programma che le cartelle delle singole emittenti devono andare a finire lì dentro. Questa operazione la si fa cliccando su OPTIONS, poi su FILE e scrivendo il percorso della cartella che si è creata allo scopo. Tutto qui? Tutto qui: come si vede può registrare in modo facile e in intuitivo. L’unica avvertenza riguarda il tempo di partenza della registrazione. Da quando si preme START a quando parte la registrazione potrebbero passare parecchi secondi. Infatti alla pressione del tasto START il programma inizia prima a immagazzinare un po’ di musica (il “buffer” e poi a registrare.

La musica immagazzinata con un buffer offre un vantaggio enorme: davanti al rallentamento o all’interruzione del flusso la registrazione va avanti egualmente, perché attinge a questa memoria. In pratica questo “buffer” è un serbatoio a cui attinge il registratore, e questa riserva permette di non dover dipendere dai capricci del flusso in entrata. Un po’ come una centrale elettrica che attinge ad un lago anziché dipendere dal semplice fiume. Quindi salvaguarda l’integrità della nostra registrazione, che in molti casi altrimenti sarebbe interrotta o guasta. Come contropartita servono quei secondi per caricare la musica in memoria (= nell’esempio, serve riempire il lago prima di far partire la centrale). Tutto questo discorso per suggerire di iniziare la registrazione con un certo anticipo: meglio provvedere in seguito a editare il file mp3 che restare con un programma musicale senza inizio.

 

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Speciale registrazione di musica dalla radio

Internet è zeppa di centinaia e centinaia di radio che trasmettono musica, chiacchiere, qualunque cosa. Se si vuole registrare la musica o qualunque altro programma, questo è sempre possibile. Come si fa?
In diversi modi. Per comodità distinguiamo le stazioni in due gruppi:
1-quelle che cercano di facilitare la vita agli utenti.(In questo momento siete nella pagina che illustra questo caso)
2-quelle che cercano di rendergliela difficile.

Non sempre le seconde fanno questo per pura cattiveria: a volte (è vero) lo fanno per incuria (è probabilmente il caso della RAI, da sempre in retroguardia per quel che riguarda e innovazioni tecnologiche) ma in alcuni casi bisogna dire che lo fanno per cautelarsi davanti alla jungla che deriva dai diritti di riproduzione. In ogni caso, come si diceva, è sempre possibile aggirare la cosa. Ciò che non è possibile aggirare è la qualità delle trasmissioni. Ad esempio, una certa radio trasmette in alta qualità e in stereo (128K) un flusso che può essere suonato (ma non catturato) da winamp. Invece se vi accontentate di un suono monofonico e scadente ecco che potete anche registrarlo. A costo di essere noioso voglio essere chiaro: anche quel suono di elevata qualità a 128K puo’ essere catturato benissimo, ma non lo si fa così facilmente come con quello a bassa qualità (24K).


Qui sopra una versione "personalizzata" di winamp in dimensioni ridotte. Sotto, la stessa se si clicca sul secondo pulsantino in alto a destra. Il programma si trasforma in una specie di "barra" che può essere "appoggiata" alla barra delle applicazioni in basso sullo schermo, e si può così tener d'occhio la musica registrata con un ingombro davvero minimo.