1 - realizzare le piste ciclabili
2 - renderle utilizzabili e sicure

Si incontrano comportamenti pericolosi, non di rado al limite dell'incoscenza e che possono risultare molto pericolosi.

Visto che non è previsto un test di intelligenza per guidare una bici, portare a spasso un cane o portare una vecchietta o una carrozzella al parco, serebbe doveroso porre dei cartelli all'inzio e alla fine delle piste.

Ecco alcunie sempi tra i mille incontrati IN UN SOLO giorno lungo la pista di vale Argonne.

Ecco un esempio da manuale: il cane da una parte della pista clicabile, il padrone dalla parte opposta. In mezzo, un miciadiale guinzaglio. La postazione ideale è proprio (come in questo caso) dietro una curva, in modo che se arriva un ciclista possa andare a ruzzoloni lui, il cane e il padrone. Ovvero, il massimo risultato con il minimo impegno.


L
e piste ciclabili sono una irresistibile occasione di parcheggio. Le macchine parcheggiate in modo così esemplare danno fastidio ai pedoni, figuriamoci ai cliclisti. Mai visto un vigile, un volontario della sosta? Io mai, voi non so. (pista ciclabile di piazza Susa)

Le vecchiette in carrozzella che escono a prendere un po' d'aria inteneriscono il cuore. Meno le badanti che al posto di far loro percorrere le aree verdi, fanno percorrere le (affollate!) piste ciclabili. Domanda: secondo voi è percorribile da un cliclista una pista del genere? Perdete per favore lacunis econdi per guardare questa immagine, e ditemi se è un pista percorribile...
Un consiglio: percorrete il marciapiede normale, non c'è nessuno.

Il conducente deve aver pensato che il cammion ingombrava troppo poco, e c'era il rischio che sulla sinistra (non senza una qualche difficoltà) si riuscisse a passare. Ecco allora che ha risolto il problema lasciando aperta la provvida anta (l'altra non serve perchè ha parcheggiato perfettamente a filo del passaggio).

 

Parcheggiare stando un po' indietro non costa nulla. Ma naturalmente occorre porre il massimo impegno per dare il massimo fastidio che si riesce a dare. Tanto, anche se riuscite a passare di qui vi bloccate per la macchina blu sul fondo, a che vi serve passare?

Il problema non sono solo le auto. Guardate cosa incontro ogni mattina quando mi reco in piazza Martini...

Ecco una somma dei problemi visti: automobili parcheggiate rigorosamente sia all'inizio (l'auto metallizzata primo piano) che in fondo alla pista (lo vedete il cammioncino bianco?) un ressa di pedoni, carrozzine di ogni genere. Non voglio pubblicare il volto dell'incompevole bambina, che guarda incuriosita la bicicletta dipinta per terra, e pare chiedersi: "che sarà mai?".

 

Un pedone non dà fastidio sulla pista ciclabile, come un cliclista non dà fastidio su un marciapiede largo e poco frequentato. Ma spesso il problema non sta in questi termini. Immedesimatevi in un ciclista, e seguitemi in un giro (fatto apposta) in un solo giorno e in una sola pista (il tratto tra viale Argonne e piazza Susa)

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