I farmaci

PER EVITARE L'ASSORBIMENTO DEI CIBI

  L'idea in fondo è buona: si tratta di trovare un farmaco che impedisca che il cibo vengan assimilato dall'organismo. Questa azione avrebbe diversi vantaggi, tra cui quello di consentire alla persona un po' ansiosa di mangiare il cibo che vuole, sedando così la sua ansia.

Questa categoria di farmaci è in effetti quella che ha portato alle molecole più interessanti degli ultimi anni, anche se il campo non era vuoto. Ad esempio, per certi problemi metabolici (l'aumento del colesterolo) si usa da tempo una resina (ad esempio il Questran). La bile utilizza il colesterolo per produrre la secrezione che emette nell'intestino. Questa secrezione viene riassorbita lungo l'intestino, e va a ricostituire la riserva. Queste resine (quando sono ingerite e sono nell'intestino) "legano" i sali biliari, in modo che questi non riescano più a liberarsi per essere riassorbiti. 
Essi vengono quindi eliminati con le feci, e il corpo (per rimpiazzarli) deve spostare nella bile i precursori che si trovano nel sangue. Si ha insomma una perdita di sali biliari ricchi di colesterolo, e per rimpiazzarli il corpo va a cercarli dove li trova, facendo diminuire le riserve interne a causa della perdita. Si ha alla fine un impoverimento di precursori del colesterolo che diminuisce dentro il corpo. Queste resine hanno anche un costo del tutto ragionevole.
Purtroppo queste resine non incidono significativamente sul livello di grassi nel sangue (i trgliceridi) che sono i più significativi e rischiosi per la persona obesa. 

Recentemente però èstato presentato un altro farmaco, l'Orlistat. In Italia viene commercializzato con il nome Xenical. Questo farmaco interferisce con la secrezione del pancreas, ed in effetti impedisce la completa digestione dei grassi, una parte dei quali sono buttati fuori (non digeriti) con le feci.
Si è visto che in pazienti trattati con l'orlistat va perso circa il 30% dei grassi.
Questo farmaco è dunque molto interessante, anche perchè genera spesso degli effetti collaterali significativi (diarrea, crampi all'addome..) ma non sono così gravi come quelli generati dagli altri farmaci usati contro l'obesità. Insomma, fino adesso nessuno è morto per l'orlistat, rischio che corre chi prende ormoni tiroidei o certe molecole "antifame".
Ma anche qui non siamo davanti al miracolo che ci si attende, perchè gli atlri cibi sono assorbiti regolarmente. In effetti molte persone in sovrappeso tendono ad esagerare non tanto con i grassi, quanto con i carboidrati: pasta, pane, eccetera. Tuttavia (come detto in altre pagine con forza) le calorie introdotte con i grassi sono una quota importante: un etto di grasso produce circa il doppio delle calorie generate da un etto di carboidrati o di proteine. L'olistat è l'ennesimo farmaco che usato bene potrebbe portare un qualche piccolo vantaggio, usato come vedo essere usato dal 99% di chi arriva alla mia osservazione è un modo come un altro per buttar via soldi e sprecare occasioni. In effetti a volte mi viene volgia di definirlo il lassativo più costoso che l'umanità abbia inventato. 

Anche qui la solita solfa: dimenticate che faccia qualcosa in dieta libera.
Questo è un punto su cui molte persone non volgiono sentir ragione: vi è stata una campagna dei media secondo cui pare che questo farmaco aiuti a dimagrire e basta. Nossignori: gli studi che si hanno a disposizione oggi dicono che va comunque associato alla dieta, altrimenti ha un'azione irrilevante.
Il suo effetto lo si ha dunque in soggetti che sono a dieta: la loro dieta associata all'orlistat è dunque meno resrtittiva, possono concedersi di scendere di peso non ostante una dueta un pochino più ricca. Ma dieta dev'essere.... E' chiaro che io, voi tutti, saremmo ben lieti di trovare (finalmente!) un farmaco che consente di mangiare quello che si vuole  e diminuire di peso, oppure semplicemente non aumentare. Io sono convinto che prima o poi un farmaco del genere verrà trovato. Purtroppo questo non è il caso dell'orlistat...

Altri farmaci oltre all'orlistat che appartengono a questa categoria sono il chitosano e l'acarbose, che dovrebbe lavorare in modo analogo all'orlistat  ma agendo sui glucidi. 


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