Le vitamine


INTRODUZIONE

Molte persone sono entusiaste consumatrici di vitamine.
Queste vitamine possono essere prese sia sotto forma di farmaci (pastiglie, iniezioni, gocce...) o semplicemente scegliendo alimenti che ne sono ricchi. Molte mamme dicono ad esempio: “dài, mangia le carote che fanno bene alla vista..” oppure: “mangia la verdura che contiene vitamina C...”. E così via. Sulle vitamine vi sono alcune cose sicure, altre cose mal definite, alcune cose possibili, altre improbabili ed altre ancora del tutto false, dei veri e propri miti da sfatare.

1-Tra le cose sicure, vi è certamente un fatto: assumere vitamine fa guarire da certe malattie specifiche, causate proprio dalla mancanza di vitamine. Ad esempio, il beri-beri o lo scorbuto guariscono se si assume (rispettivamente) vitamina B1 o vitamina C mediante un trattamento adeguato.

2-Un discorso più complicato si apre quando una persona non manifesta delle sindromi carenziali, ma prende le vitamine solo per rinforzarsi o star meglio. In effetti qui vi sono delle credenze (anche molto radicate) che non hanno dimostrazioni scientifiche, altre che ne hanno. Ad esempio, io stesso ho usato per anni le vitamine del complesso B quando “allevavo” batteri, ed in laboratorio avevo bisogno che crescessero prima e più in fretta. Qui vi è un effetto certo: certe vitamine costituiscono un “fattore di crescita”. Ma prendere le vitamine per rinforzarsi o riprendersi da una malattia non ha un riscontro scientifico. Quindi, è una cosa possibile ma non certa.

3-Un discorso ancora più complesso è legato al prendere vitamine per malattie specifiche, ma che non sono quelle da carenza. E’ chiaro -ad esempio- che lo scorbuto passa se si assume vitamina C. Ma fa bene assumere vitamina C (ad esempio) per il raffreddore? L’effetto della vitamina C sul raffreddore è stato oggetto di una quantità di studi letteralmente impressionante, ma mai nessuno studio ha dimostrato che la vitamina C abbia un effetto benefico sulla guarigione da raffreddore. Eppure gran parte della vitamina C che si consuma nel mondo è comprata e consumata per questo scopo. D’altra parte male non fa, e come negare una speranza al raffreddato, anche se pare che la pastiglia non serva proprio a niente?

4-Un altro discorso ancora sta nella possibilità che certe vitamine possano “proteggere” contro delle malattie molto gravi, contro le quelli non abbiamo molte armi di altro genere. Pare in effetti confermato che il gruppo delle vitamine “antiossidanti” (tra cui la vitamina C) offrano una certa protezione contro i tumori. In conclusione: è probabile che tutto il consumo che si fa di vitamina C contro il raffreddore sia inutile, ma almeno questa stessa vitamina potrebbe essere utile per prevenire i tumori, e questo “effetto collaterale” (scusate la battuta) non mi pare del tutto spregevole....

Con il nome di “vitamine” si intende un gruppo eterogeneo di composti chimici, che sono indispensabili per la vita o per il benessere dell’uomo.
Il loro nome deriva da “ammine necessarie per la vita”; ma al giorno d’oggi si è esteso -dicevo- a composti che non hanno a che vedere con le ammine: possono essere degli acidi come la vitamina C (acido ascorbico) degli alcool come la vitamina A (retinolo) dei grassi o loro derivati come la vitamina F, e così via.
Alcuni di questi composti hanno come nome una lettera (A,K,C,E...) altri (acido folico, biotina, eccetera) non hanno per tradizione questa lettera, ma hanno la stessa dignità delle altre vitamine: in particolare, sono indispensabili.
Sia (come è il caso dell’acido folico) perché vengano assorbite altre vitamine (la vitamina B12 non viene assorbita dall’intestino senza la presenza di ac.folico) sia da sole.

Assieme alle vitamine vi sono altre sostanze o composti, che pure servono all’organismo e che portano a problemi più o meno gravi in caso di loro mancanza.
E’ il caso di alcuni minerali, e in particolare alcuni metalli come il ferro, lo iodio, il sodio, il potassio... Anche qui (come per le vitamine più “classiche”) vi sono delle malattie da carenza molto precise (Ad esempio: può capitare di andare in carenza di ferro.
Altro esempio: molti avranno sentito parlare del “gozzo” che veniva nei luoghi dove vi era scarsità di iodio nell’acqua o nel terreno...).
E anche qui vi sono i soliti dubbi sull’utilità di somministrare altri minerali a chi ne dispone già a sufficienza. Accanto a questi minerali certamente necessari, alcuni studiosi pongono altri minerali la cui necessità è più discussa. O meglio, non è tanto discutibile che all’organismo serva il selenio o il berillio, ma se l’organismo comunemente alimento possa risentire della loro mancanza, o se la loro somministrazione porti a qualche vantaggio. In altre parole, fino ad oggi non si è mai dimostrata una malattia o una condizione morbosa migliorata dalla somministrazione di certe sostanze. Il discorso è più generale.
Di certo alcune vitamine “fanno bene” se l’organismo ne ha troppo poche. Molto più difficile dire se “fanno bene” in grandi quantità quando l’organismo ne ha a sufficienza.
In altre parole, se uno ha lo scorbuto, ha bisogno di vitamina C.
Ma per uno che non ha lo scorbuto ( e quindi ha una quantità di vitamina C sufficiente) che vantaggi gli porta assumere altra vitamina C?
Attorno ai vantaggi portati dalle vitamine vi sono molti miti, molte incertezze e poche cose dimostrabili scientificamente. Siccome le vitamine costano poco e la loro assunzione non comporta grandi complicazioni, nel dubbio molte persone le prendono, e magari fanno benissimo a farlo.
Prese con criterio, le vitamine non fanno male: a patto che non si raggiungano le dosi tossiche e che le vitamine siano integre (es. non scadute).
Se questa “cura di vitamine” serve a star meglio, è tutto un altro discorso.


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