Quasi la metà degli uomini che incontrate ogni giorno per la strada morirà per problemi legati al sistema cardiocircolatorio. La maggior causa di morte è infatti data da due generi di malattie: quelle legate al cuore e quelle legate alla circolazione del sangue. Proprio per queste sono chiamate "cardio-circolatorie". Gran parte di queste malattie letali (in particolare infarto, ictus cerebrale, angina...) sono determinate nella maggioranza dei casi dall'aterosclerosi, ovvero da un fenomeno che si forma all'interno delle arterie. Qui ne vediamo (anche se in modo molto semplificato) i meccanismi che si conoscono al momento.
Una buona parte delle malattie che uccidono le persone sono legate all'aterosclerosi. Le arterie malconce possono chiudersi all'improvviso e dare l'infarto (più propriamente l'infarto del miocardio, ovvero del cuore) se l'occlusione interessa il cuore) o l'ictus cerebrale (se interessa il cervello).
Cos'è l'aterosclerosi?
Consiste nel formarsi di "placche" lungo il pavimento interno delle
arterie.
All'inizio queste placche non si formano
sulla superficie dei vasi, ma in profondità. Questo indica che la struttura
stessa dell'arteria viene sovvertita, anche se all'inizio non viene ridotta
nel suo calibro.
Nel nocciolo di questo meccanismo entra senza
dubbio il famoso, temuto e malcompreso ruolo del colesterolo. Purtroppo ancora
oggi si parla genericamente di "colesterolo", come fosse una cosa
sola.
E' ormai abbastanza noto che esistono due "tipi" di colesterolo:
uno "buono" (chiamato propriamente "HDL") che svolge una
funzione protettiva verso l'aterosclerosi, e il colesterolo "cattivo"
(chiamato LDL o VLDL) che invece favorisce l'insorgere dell'aterosclerosi.
Andando avanti il processo invade il pavimento delle arterie, fino a creare delle fessure du cui si può formare un trombo, che in poco tempo potrebbe chiudere completamente l'arteria. Oppure il processo potrebbe essere cronico, e formare una sporgenza all'interno delle arterie (= vedi nota a destra). Quando l'arteriosclerosi prosegue, si crea dunque una collinetta di varie sostanze: grassi, globuli bianchi, piastrine, sangue coagulato insomma che sporge nell'arteria. A questo punto il sangue inizia a non scorrere più in modo corretto, ma inizia a subire gli effetti di questa strozzatura e a percorrere subito dopo una serie di turbolenze che facilitano il deposito di altre sostanze.
Sopra questa collinetta si possono impiantare dei coaguli (trombi) che possono chiudere ulteriormente il vaso o (cosa ancor peggiore) possono vedersi staccare dei pezzi di questo materiale che potrebbero viaggiare nella corrente sanguigna e alla fine potrebbero danneggiare seriamente la circolazione in certe piccole arterie di vitale importanza (es. nel cervello) A questo stadio queste collinette si infiammano e possono ulcerarsi, portando all'estremo la degenerazione dell'arteria.
NOTA
=
Il meccanismo di formazione delle placche qui viene descritto per sommi capi,
è molto complesso e ancora in discussione. Tuttavia si può tranquillamente
affermare che diversi fattori e meccanismi possono all'inizio creare un danno
(anche solo funzionale) all'arteria, in una seconda fase si ha una lesione
al suo interno (in cui entrano anche i globuli bianchi) e infine una sovrapposizione
di piastrine, che sono i componenti del sangue che creano dei "coaguli"
e di conseguenza dei trombi all'interno dell'arteria.
Nessun dubbio che sullo sfondo
di questo meccanismo vi sono dei fattori predisponenti. Sono fattori famigliari,
fattori dati da abitudini alimentari (il consumo eccessivo di grassi di derivazione
animale), il fumo, la pressione elevata, e sopratutto uno scompenso di alcuni
componenti: i grassi nel sangue. Che sarebbero i colesteroli e i trigliceridi.
L'inizio
dell'aterosclerosi avviene nello spessore del vaso (vedi freccia verde).
Il sangue (frecce rosse) continua a scorrere normalmente, salvo l'indurimento
della porzione infiltrata che perde la sua elasticità. Ma fin qui non
vi sono grandi problemi.
Il processo avanza, sempre all'interno dell'arteria. Ma il pavimento dell'arteria
potrebbe fessurarsi (freccia verde) e qui formarsi un trombo (un coagulo)
che potrebbe chiudere anche del tutto l'arteria. Questo spiegherebbe una patologia
improvvisa come l'infarto.
In ogni caso a questo livello la patologia passa all'interno della parete
dell'arteria. Questa formazione costituisce un ostacolo alla normale circolazione
del sangue (le frecce rosse indicano come il sangue deve percorrere un percorso
tortuoso e quindi rallenta).
All'ultimo stadio questa formazione dentro le pareti dell'arteria presenta
infiammazione, ulcere e trombi (coaguli). Questo rende a volte insufficiente
la circolazione del sangue (vedi angina o claudicatio). Da questa formazione
possono staccarsi dei trombi degli emboli che possono essere portati via dalla
corrente del sangue, e possono ostruire arterie in tutto il corpo (embolia).