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riferimenti:

ambiente2.htm
in questo articolo si parla della diversa distribuzione spaziale del suono prodotto dagli altoparlani in un ambiente.
conv.htm
in questo articolo vi è una prima  trattazione dei cross-over, ovvero della distribuzione di parti predeterminate dello spettro sooro ai singoli altoparlanti che fanno parted i un sistema.
cross.htm e cross2.htm
Sono due articoli dedicati ad approfondire alcuni aspetti dei cross-over.

 

 
parte terza: le variazioni sul tema

Si è detto che vi sono altoparlenti specializzati per varie funzioni. La prima "specializzazione" riguarda senza dubbio la banda di frequenze a cui sono destinati. Infatti l'altoparlante ideale per riprodurre i bassi non è l'altoparlante ideale per riprodurre gli acuti. Il primo ha bisogno di trasferire all'aria una grande potenza (gran parte della potenza del segnale sonoro appartiene alla gamma medio-bassa) e quindi dev'essere grande e con il cono che consente una grande escursione. Ma in questo modo sarebbe un pessimo riproduttore di frequenza acute: il cono pesante e grande non serve agli acuti, che al contrario hanno bisogno di una membrana leggera e rigida, con una piccola escursione adatta a spostamenti rapidissimi e precisi (spesso oltre i 30.000 spostamenti elementari al secondo, corrispondenti ai 15.000 Hz, esenso un Hz un ciclo composto da uno spostamento in avanti e uno indietro).
 

Gli altoparlanti specializzati 
per quel che riguarda la banda

Da queste considerazioi esce già il profilo dell'altoparlanete tipico per gli acuti (piccolo, con la membrana leggera e un'alta compliance o cedevolezza) e l'altoparlante per i bassi (grande, con il cono che permette più escursione...). E' naturale che se serve un altoparlante per le frequenze medie quest'ultimo avrà caratteristiche intermedie. Gli altoparlanti per i bassi (l'avrete già compreso) si chiamano woofer, quelli per gli acuti si chiamano tweeter, quelli per i medi mid-range. "Mid range" si capisce cosa vuol dire, ma cosa significano le parole tweeter e woofer? Sono semplicemente onomatopeutiche: i tweeter paiono cinguettare (tuì tuì), i "woofer" sono coloro che fanno "vuuuuu", meglio sarebbe stato dire "vuuuum"! I woofer e i tweeter hanno una banda di frequenze consigliata che viene dichiarata sui cataloghi. E' meglio usarli solo in qeusta banda, perchè magari possono andare oltre (rispettivamente, più in alto o più in basso) ma magari non renderebbero il suono con la stessa potenza e qualità, e la risposta in frequenza ne soffrirebbe. Quindi, oltre alle caratteristiche già viste  (potenza ed impedenza) si deve guardare (terza caratteristica) alla loro gamma di frequenze. Per dare loro la giusta gamma di frequenza si usano dei cross over (vedi articolo apposito). 
In un altro articolo ancora, si dice che i suoni acuti sono molto più direzionali dei bassi. E questo fenomeno verrà ripreso anche nella prossima pagina. Quindi, basta emettere dei bassi in una stanza perchè questi vadano a finire un po' dappertutto. Invece la disperzione degli acuti è molto più critica, e va diffusa in un numero adeguato di direzioni. Per facilitare questo compito, spesso il cono dei buoni twwter assume una forma a cupola. In questo caso si parla di "dome-tweeter". Sì, il "dome" riecheggia proprio il duomo, che secondo gli inventori dovrebbe avere necessariamente una cupola. 
 

Gli altoparlanti a larga banda

In fondo avere una ltoparlante solo epr tutta la gamma di frequenze sarebbe comuqnue un bel risparmio di tempo e di complicazioni. Ed infatti in diverse applicazioni piuttosto economiche (diffusione sonora in auto, ecc.) si usano spesso deglia ltoparlanti unici, che devono cercare di riprodurre tutto quello che possono. A dire la verità vi sono degli espedienti per "allungare" la gamma delle frequenze che un solo altoparlante può riprodurre. Sono espedienti di poco conto, e per giunta surrogati dell'unico metodo oggi a disposizione epr avere una buoan risposta in frequenza: quello di separare la gamma in più segmenti e fornire ciascun segmento ad un altoparlante specializzato. Tra questi surrogati vi sono gli altoparlanti ellittici ei biconi. E' tuttavia sorprendente notare che vi sono alcuni casi curiosi in cui tutta la agamma viene fornita allo stesso tipo di altoparlante, e si ottiene una risposta molto buona. E' il caso di alcune realizazioni della Bose. Si tratta di applicazioni molto particolari, che fanno uso su altoparlenti a larga banda. E comunque sono eccezioni che conferano la regola: quella che vuole la milgior riproduzione del suono affidata a altoparlanti specializzati per due o tre bande. 
 

Gli altoparlanti ellittici

Qualche tempo fa si pensava agli altoparlanti ellittici come a degli altoparlanti che tendevano a riprodurre due tipi di frequenze: quelle ideali per le misure di un diametro e quelle ideali per l'altro. DI per sè saprebbe un'idea geniale. In realtà oggi quando si usano altoparlanti ellittici lo si fa sopratutto perchè è comoda la loro forma: ad esempio, è comodo avere ellissi anzichè cerchi da mettere ai lati di uno schermo televisivo, o in certe auto... Quindi, oggi l'impiego degli altoparlanti ellittici è suggerito più da considerazioni di ingombro che da motivi inerenti alla qualità in assoluto. 
 

Gli altoparlanti coassiali

Un altro modo molto intelligente di ridurre lo spazio occupato dagli altoparlanti consiste nel porli uno dentro l'altro. In altre parole, il tweeter viene collocato nella paorte centrale del cono. E' importante notare che qui siamo davanti a veri e propri sistemi di altoparlanti a due vie, con acuti e bassi destinati a due altoparlanti distinti e specializzati, anche se montati assieme. Ed è importante sottolineare che  queste realizzazioni non vanno confuse con la soluzione incomparabilmente più approssimativa dei "bicono". Ma non è che il posizionamento del tweeter in quel posto sia ideale, a causa delle interazioni tra le varie onde. Insomma, una soluzione che va bene quando l'ingombro è essenziale (es. in auto) senza che per questo "fattore spazio" si voglia scendere a  troppi compromessi. 
 

Gli altoparlanti bicono

Potrebbero essere definiti come "i coassiali dei poveri". Oppure una specie di surrogato dei coassiali... Si tratta di un altoparlante (notate: è uno solo!) che ha il cono sagomato in modo particolare: al centro esso ha un'aggiunta a forma di cono più piccolo. Questo cono più piccolo dovrebbe favorire l'emissione di acuti. In realtà non è che le cose stiano proprio in questi termini, perchè il cono piccolo vibra alla stessa frequenza di quello più grande, e se quello più grande non arriva a certe frequenze, neppure quello più piccolo può far miracoli. Il discorso è complesso, pechè effettivamente la bobina potrebbe imprimere frequenze maggiori al cono piccolo, e lasciare che quello grande le ammortizzi. Ma questo avviene a scapito della forma (rigidità) del cono grande, e comunque si vede che si tratta di un semplice rattoppo, un rimedio da quattro soldi. Occorre dire che i bicono devono probabilmente il loro successo  alla pura somiglianza con i coassiali. La gente li scambia insomma per quelli... 

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