PARTE 4: IL RAPPORTO TRATTO/CORPO



 
Per avere un risultato ordinato è pressochè indispensabile tirare delle righe a matita sul foglio, e poi (una volta passati con l'inchiostro) cancellarle con una gomma.

La rigatura è un'operazione che (matita e gomma a parte) veniva fatta anche sui codici del medioevo.

Le righe determinano evidentemente la quantità di testo che sta in una pagina. Quanto devono essere distanziate?

In verità la cosa è piuttosto complessa, perchè dipende da quanto sono grandi le lettere che andiamo a scrivere. 
E queste non sono disegnate con dimensioni a capriccio, ma devono avere una certa proprozione con le dimensioni della parte squadrata del pennino.
E' ovvio che una scritta alta 3 cm non ha lo stesso aspetto se è scritta con un pennino con la punta larga 2mm o se la punta è larga 1cm. 

Sorge la domanda: quanto deve essere alta una lettera se viene scritta con un certo pennino? 
Ovvero, che rapporto vi è tra le dimensioni della punta del pennino e le dimensioni delle lettere che va a scrivere? 

Anche qui la risposta non è semplicissima: il rapporto tra dimensioni delle lettere e larghezza del pennino dipende da ciascuno stile.

In ogni caso, per non addentrarci in questi problemi che non sono molto complicati ma richiano di confondere le idee a chi inizia, si può considerare un valore di artenza: per uno stile adatto ad esercizi vari, va bene un rapporto 1:5 per l'occhio delle lettere, e un rapporto 1:9 per il corpo.

Vediamo subito come si determinano queste dimensioni.
Prendete un pezzo di carta (va bene un angolo di quella in cui ci si sta esercitando) e tracciate una  riga orizzontale. 
Sotto, tracciate paio di tratti con tutto lo spessore del pennino, come qui sotto. Poi tracciate una seconda riga. Ora tracciate cinque bevi tratti a tutta larghezza, sempre uno sotto l'altro. E poi unaterza riga. Infine tracciate due tratti e l'ultima riga. Avete ottenuto la spaziatura verticale per delle lettere che possono rappresentare un ottimo esercizio... 

tracciate la prima riga (R1) e poi due tratti a tutta larghezza del pennino (1-2). Questo sarà lo spazio delle aste ascendenti. Quindi tracciate una seconda riga. Tracciate ora una seconda riga e poi cinque tratti (1-5). Questo sarà lo spazio per l'occhio delle lettere. Vi è quindi uno spazio per le aste discendenti, che corrisponderà a quello per le aste ascendenti (e quindi sarà di sue larghezze di pennino).

Si avranno così quattro righe, che delimiteranno tre spazi.
- L'1 serve per le aste ascendenti (es la parte che sporge in alto di una d
- Il n. 2 serve per l'occhio delle lettere, e per tutte le lettere complete che non hanno aste ascendenti o discendenti, coma la o, la e, la c, la m, eccetera ). 
- Infine il n. 3 (uguuale all'1) è lo spazio per le aste discendenti (es. la parte che scende sotto l'occhio della p

Si può ora passare a riempire queste righe. Il gruppo di quattro righe deve naturalmente essere un po' distanziato dal gruppo di quattro righe sottostante.
Questo esercizio ci ha spiegato cosa significa il rapporto 1:5 dell'occhio (la lettera o opp la e sono alte cinque volte la larghezza del pennino) o il rapporto corpo:pennino di 1:9. Sono infatti 2 pennini per l' asta asendente (in gergo  spalla), 5 per la parte centrale (in gergo occhio) e 2 per l'asta discendente. Ed ecco che 1 pennino è largo (2+5+2=) 9, quindi si hanno lettere con un rapporto spessore/corpo di 1:9.
 
 

 


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