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NOTE SUI CELTI

Tipica rappresentazione medioevale: il Cristo in gloria, il Pantocratore, ecc. in alto e in forma semicircolare o a mandorla, e le vicende celesti (santi, beati, angeli, ecc.(qui rese in azzurro)

Sotto. (qui rese in giallo) le vicende terrene in forma quadrata/rettangolare.

 

PREMESSA


Ricostruire il passato è impresa difficile e complessa.
Noi abbiamo a disposizione varie tipologie di testimonianze
Fonti storiche
Fonti mitologiche
Fonti archeologiche

Queste ultime possono restituirci situazioni abitative, di culto, di tipo epigrafico, artistico, sepolture, tracce di occupazione e sfruttamento del territorio e delle vie di comunicazione…
Le fonti storiche dell’invasione celtica del IV secolo es. Plinio il Vecchio “L’elvetico Helico ha soggiornato a Roma per fare il fabbro e al suo ritorno ha portato con sé fichi secchi, uva, olio ,vino. Sarebbero perciò scusabili per aver cercato di procacciarsi , anche con la guerra, questi prodotti” è presente anche nelle fonti archeologiche in quanto numerose sepolture ci documentano la presenza di elementi di corredo di tipo celtico in Pianura Padana con interessanti risvolti di rapporti con le preesistenti popolazioni.es. POLIBIO II aC storico greco che visse a Roma “Etruschi si mischiarono data la vicinanza con i Celti” EMILIA Monte BIBELE sepolture che fanno pensare a matrimoni misti. Presenza etrusca dal V e successiva presenza nelle necropoli di guerrieri celti – aristocrazia militare- che furono accettati dalla comunità e forse sposarono donne del luogo. Al contrario avviene a CASALECCHIO dove un centinaio di tombe INUMAZIONE con corredi poveri e solo 3 guerrieri denotano un gruppo del IV sec. che non ha avuto relazioni con il più raffinato mondo italico e ha conservato le proprie tradizioni intatte e le proprie relazioni (recinti tipo clan, doppia sepoltura tipo marito e moglie) nelle Marche (Senoni) vi sono ricchi corredi di guerrieri – vicinanza con centro di Ancona, da dove venivano reclutati i mercenari- e i corredi denotano forti influssi italici e presenza di STRIGILI che rimanda al concetto eroico del MONDO greco.

FACILMENTE ASSIMILABILE DALLA MENTALITA’ CELTICA I raffinati corredi senonici dimostrano la veloce integrazione dei mercenari arricchiti negli aspetti allettanti del mondo italico
CENOMANI Pare non sia avvenuta integrazione come nel caso dei BOI e dei SENONI nelle sepolture corredi tipici e stanziamenti ai margini delle aree urbanizzate dal popolam precedente
ECATEO 500 ERODOTO 450 Marsiglia rapporti commerciali dal VI, fino al V sono popoli ai margini mondo conosciuto
HEUNEBURG fortificazione tradizione locale dal 600 costruz. Mattoni crudi su basi pietra e torri quadrangolari sporgenti ai lati MODELLO GRECO
IV Migrazioni e mercenariato (371 Dionisio I Tiranno Siracusa) dal IV autori ne accennano descrizione
PLATONE li cita come bellicosi
ARISTOTELE elogia la temerarietà elogia disciplina alla quale sono temprati fin da piccoli
TIMEO i Celti discendono da GALATE figlio di Polifemo e della ninfa galateia
CALLIMACO li considera incapaci di riflettere e li mette in relazione coi TITANI
Dal III STORIOGRAFI ROMANI

CRISTIAN Jurgnesen THOMSEN (curatore Museo Naz. Copenhagen) ordina raccolte in : età della Pietra, del Bronzo e del Ferro e attribuisce quest’ultima ai celti
HANS HILDEBRAND svedese distinse – 1872 –
Prima età del Ferro Halstatt – necropoli pubbicata 1868
Seconda età del ferro La Thene esplorata dal 1868


HALSTATT (dalla Boemia al Massiccio Centrale)dal sito eponimo collocato in Austria in una zona impervia dove una risorsa fondamentale ha attirato manodopera specializzata nello sfruttamento dell’estrazione del sale. Minatori ma anche falegnami, carpentieri, artigiani che dal 1.000 a C hanno scavato cunicoli e gallerie per estrarre e commercializzare pani di sale che aveva un uso di tipo alimentare e di conservazione dei cibi e che veniva esportato creando così una base di ricchezza da parte di chi deteneva il monopolio di tale sfruttamento. Si conoscono più di 1000 sepolture, scoperte dal 1846 e nel 1734 corpo minatore protostorico, piccone bronzo immanicatura a alette, forma risalente antica età Bronzo) manico pino alpino nano, tessuti anche a spina e vari colori…
Dal V spostamento Durrnberg fino al 400 le due miniere coesistono poi abbandono Halstatt, per difficoltose comunicazioni e per smottamenti

CHI ERANO?

All'inizio del IV s aC. I Celti passano le Alpi, comprimono Etruschi, Veneti, Liguri, Piceni, passano l’Appennino, battono i Romani sull’Allia,(387) assediano Roma (386)
Inizio III sciamano nei Balcani, in Tracia (298) saccheggiano Delfi (297), si stanziano in Asia Minore.
Le Alpi furono interessate in modo indiretto dai movimenti stanziali, non furono intressate dagli stanziamenti, ma dai passaggi e da una lieve penetrazione. L’invasione celtica scardina i vecchi equilibri, gli Etruschi transpadani o convissero con i nuovi venuti o si rifugiarono nelle valli (Tito Livio parla di Etruschi inselvatichiti) Oglio : confine fra Insubri, che si opposero a Roma e furono piegati con le armi (222, 196 e 194) e Cenomani, alleati di Roma, ma ribellatisi, furono sconfitti (197)e disarmati (187)Ciò segna un isolamento economico e culturale, il mondo padano gravita ora verso il sud italico-romano, il confine corre verso le Alpi, da dove popolazioni aggressive sferrano attacchi (Como distrutta nel I sec., mentre Triumplini ed altri fanno incursioni verso Brescia)
I Romani compiono spedizioni nelle Prealpi (118,95,94) prima della definitiva conquista augustea
Interruzione di contatti col mondo etrusco significa generale impoverimento, aggravato dal II sec. con l’interruzione dell’asse commerciale nord-sud, dirottato dai Romani verso le Alpi orientali e occidentali.
L’arte camuna mostra l’inizio di una fase discendente tematica e stilistica proprio nella seconda età del Ferro (specie dal II aC)
I Celti influenzarono non solo l’arte rupestre, ma la struttura onomastica che alcuni nomina testimoniano in età romana e la toponomastica.
Le figurazioni si sovrappongono a quelle etrusche dal VI, si tratta di uno stile poco curato, imperniato sulla figura del guerriero, ripetuto con armi alzate, isolato o in scene, a duello o a cavallo con busto quadrangolare, spesso a linea di contorno (IVE IVF e Finale) Issieme a grandi scudi elissiodali (dal IV in area gallo padana) e più spesso rettangolari abbiamo asce a lama espansa semilunata e coltelli tipo Introbio (II-I aC)
La figura dell’arma sulla roccia ha valore di deposizione?
Forte influsso celtico dal IV e un finale più tardo in epoca già romana, ma non si esclude un contatto golasecchiano dal VI
Dal IV sec. abbiamo una prima fase con una certa proporzionalità figurativa, d’ascendenza etrusca IVF tardo IVF iniziale, quindi una seconda IVFavanzato e Finale più lineare e statica, dove sono più forti le influenze galliche.
La figura del guerriero, già prevalente, ora diviene dominante. Reggono capanne e busti (numi tutelari?) rari sono i simboli, gli animali, le figure umane disarmate, le impronte di piede.
Pantheon celtico raffigurato. Corvo, trischele, rosa camuna, uccelli, ruota
Non sappiamo se profughi o mercanti (o entrambi) o pellegrini che riconoscevano nei boschi un ambiente cultualmente simile al loro
Vicinanza del nome Camuno con Camulos o Cemenelus soprannome di Marte Teutates
Breno : Brenno – carica militare
Borno Aburnus Aburna (divinità, in celtico calore delle acque termali)
Reburrus, Seccus-saecorius, Vesbaedus, Ambici etc Alantedoba (divinità)
Prediletti sono i culti a Mercurio e Minerva, adattamenti di divinità tipiche del mondo retico-gallico che romano.

Tre scene di bestialità, con un individuo che si accoppia con un equide (forse asino) scena che ha paralleli con l’area scandinava e che può essere in relazione con la “cerimonia regale” della tradizione celto-irlandese descritta da Girardus Cambrensis nell’XI sec.Un re si accoppia con una cavalla bianca di fronte alla sua tribù, quindi l’animale è ucciso e cotto per un pasto che il re consuma con i suoi, dopo essersi bagnato col brodo di cottura, in tal modo “regnum illius et dominium est confermatum”
Si allude all’unione del re con la sua terra, comparata con la dea Rosmerta o alle Matres, divinità del territorio o soprattutto a Epona, la dea giumenta che lo pseudo Plutarco ci descrive come figlia di un misogino e di una cavalla.

Attenzione dei celti per i luoghi.

Sembra di percepire una scelta delle zone istoriate, sia che proseguano il solco già tracciato sia che scelga nuove ubicazioni.
Fra i siti più frequentati : Pià d’Ort e Paspardo (Valcamonica, BS), molto scoscesi, quelle con superfici particolarmente modellate o – più rare – con scorci paesaggistici prossimi a sentieri, specchi d’acqua, ruscelli
Tipo Bosc del vicare, Naquane, Esine (Valcamonica, BS)
Tendenza alla tematica specifica in determinate aree :rose a Carpene e Luine, figure giganti a Paspardo, un’area dedicata a Esus a Carpene, una a Taranis a Campanine, Paspardo e una a Cernunnos a Naquane
L’arte di Valcamonica si intride di aspetti che riflettono il mondo celtico sporadicamente dal VI, con vera evidenza dal IV sino a dominare dagli inizi del II fino alla romanizzazione ed oltre

La dominazione romana dei territori insubre e cenomane, completata agli inizi del II sec., spiega il fenomeno : l’unica possibilità per gli indomiti Insubri e forse gli Orobi di non vivere sotto la dominazione romana è stata quella di scegliere le Valli quale rifugio (non fenomeno di massa) I nomi gallici che si ritrovano nelle epigrafi camune d’epoca romana lo stanno a dimostrare.
I Boi, sottomessi a Roma nel 191, preferiscono migrare verso il Danubio piuttosto che accettare la nuova situazione, questo può essere stata una pratica scelta da nuclei numericamente ridotti che hanno preferito una meta più vicina.

PIA’ D’ORT intenso periodo frequentazione IVF finale VIF iniziale
Serpente cornuto – associato al dio Kernunnos
Trischele, tricefalo, casa del fabbro, rosa camuna, serpente con coppelle e serpente più tardo che segue la rosa.
Carro : carro come sollevato da due personaggi. Scena mitica? Marginali cfr con Svazia, deposizioni rituali con carri? Il carro sembra in relazione con vicina scena di aratura con 3 coppelline. Ultima scena di aratura, residuo di una ritualità agricola
Buccine
La focalilzzazione sul guerriero. Eroi mitici? Antenati? Certamente polarizzazione verso il marziale cui si connette un’attenzione al mito, al celebrativo, al rituale es arte delle situle

 


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